Francesco Baccini, in uscita una raccolta e un nuovo singolo: “Nella vita ho fatto tanti autogoal”

Pubblicato il 24 Marzo 2010 - 20:04 OLTRE 6 MESI FA

Il singolo è già un tormentone da stadio, con un successo prevedibile nell’anno dei Mondiali di calcio. E ha dato il titolo alla raccolta dei successi del suo autore Francesco Baccini, in uscita il 26 marzo. Un album, “Ci devi fare un goal – le mie canzoni più belle”, realizzato anche per festeggiare i 20 anni di carriera dell’artista genovese.

«Dopo alti e bassi ho finalmente ritrovato la voglia di scrivere – ha detto il cantante incontrando a Milano i giornalisti -. Nella mia vita ho fatto goal ma anche tanti autogoal, ma sono errori da cui si impara: quel che conta per me è aver ritrovato la mia vena ironica che negli ultimi tempi si era trasformata in duro sarcasmo». Prodotto dalla casa discografica Sugar, l’album contiene una raccolta dei successi di Baccini, 50 anni ad ottobre.

Si parte da “Sotto questo sole” (1990), per passare a “Le ragazze di Modena” (stesso anno), “Ho voglia di innamorarmi” (1993), “Ginger e Fred” (2002). Due gli inediti: oltre a “Ci devi fare un goal”, che racconta le contraddizioni dell’Italia di oggi attraverso una metafora calcistica, “Maschi contro femmine”e la bonus track “Vedrai vedrai” di Luigi Tenco.

Amico di Fabrizio de André, una collaborazione con Povia, Baccini ha sempre rifiutato etichette e connotazioni, nonostante alcuni suoi dischi, come !Nomi e Cognomi”, scritto in era pre-Tangentopoli e la canzone “Renato Curcio”. «Non ho mai avuto tessere di partito e nella mia vita ho sempre rischiato in prima persona – ha raccontato -. L’Italia è l’unico paese dove a 20 anni sei ancora un bambino, a 30 un ragazzo, a 40 un adulto, a 50 un vecchio».

Per i suoi 20 anni di carriera il cantautore pubblicherà anche un libro autobiografico (curato da Andrea Podestà e Marzio Angiolani) e un docufilm che sarà presentato al prossimo Genoa Film Festival. Nel 2010 inoltre Baccini firma la colonna sonora del nuovo film del regista romano Fausto Brizzi. «In questi anni ho fatto anche i miei sbagli, ma ricorderò sempre quando a 20 anni andai dal mitico Amilcare Rambaldi e gli feci sentire cosa sapevo fare – ha raccontato riferendosi all’ideatore del Club Tenco -. Lui mi ascoltò poi disse: “Ragazzo sei ancora alle elementari… qui siamo all’università”, quella frese mi spinse a darmi da fare, oggi ci sono i talent show che mischiano vari generi e credo che i giovani che ci vanno siano anche un po’ maleducati».