Madonna, lettera di insulti a Sharon Stone finisce all’asta e lei…la blocca

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Luglio 2017 - 15:21 OLTRE 6 MESI FA
Madonna, lettera di insulti a Sharon Stone finisce all'asta e lei...la blocca

Madonna, lettera di insulti a Sharon Stone finisce all’asta e lei…la blocca

ROMA – Una lettera di insulti in cui l’attrice Sharon Stone viene definita “mediocre” e un paio di slip usati. Questi gli oggetti personali della pop star Madonna che sarebbero dovuti essere finiti all’asta, ma la cantante è riuscita a bloccarla.

L’asta era stata indetta dal sito Gotta Have It! Collectibles per il 19 luglio e tra i pezzi battuti c’erano un paio di mutandine usate da Madonna, una spazzola con alcuni capelli, la lettera di addio all’ex Tupac e un’altra all’attore John Enos in cui definiva mediocri Sharon Stone e Whitney Houston.

Il sito TgCom24 scrive che la cantante si è rivolta al tribunale ed è riuscita a bloccare la vendita, anche e soprattuto per la presenza del suo Dna tra gli oggetti battuti all’asta:

“Sono preoccupata che il mio Dna possa essere estratto dai capelli. E’ oltraggioso e offensivo che il mio Dna possa essere messo in vendita pubblicamente. Sono rimasta sconvolta nell’apprendere che pianificavano di mettere all’asta la lettera di Shakur (Tupac ndr.). Non avevo idea che non la possedessi più”.

Dietro alla vendita secondo Madonna ci sarebbe Darlene Luz, una sua ex amica e consulente d’arte, che era stata spesso sua ospite:

“Ha avuto accesso a questi oggetti in numerose occasione. L’ho ospitata spesso per la notte”. Tra gli altri pezzi in vendita figurano fotografie personali, registrazioni musicali e “lettere d’amore intime” riguardanti altri ex fidanzati tra cui John Enos e Peter Shue. “Il fatto di essere diventata una celebrità non cancella il mio diritto alla privacy, che include anche i miei effetti personali”.

La casa d’aste però non è rimasta in silenzio e ha replicato:

“Madonna e la sua schiera di legali hanno intrapreso quella che noi riteniamo sia un’azione priva di fondamenta, per bloccare temporaneamente la vendita di proprietà legittime della signora Luz”.