Musica: Google e Microsoft accusate di favorire la pirateria

Pubblicato il 10 Dicembre 2009 - 19:21 OLTRE 6 MESI FA

I motori di ricerca Google e Bing, di Microsoft, avrebbero favorito la pirateria musicale mostrando, tra i risultati delle ricerche, i collegamenti per scaricare canzoni sul sito tedesco di condivisione file RapidShare. L’accusa arriva dalla Blues Destiny Records, una piccola casa discografica che ha depositato la denuncia in una corte federale della Florida.

Per RapidShare i motivi della denuncia sono piuttosto ovvi: la compagnia, sostiene l’etichetta statunitense, «ha costruito il suo business facilitando e consentendo, in modo consapevole e per profitto, lo scambio di contenuti protetti da copyright». Più curioso sembra essere il coinvolgimento di Google e Bing, imputate di aver aiutato gli utenti a trovare i file illegali. In questo, secondo l’accusa, Redmond sarebbe più colpevole di Mountain View, perchè avrebbe mostrato i titoli di tutte le canzoni scaricabili sul sito tedesco.

«Fornendo il mezzo con cui gli utenti trovano e scaricano i brani – si legge nella denuncia – Microsoft ha indotto, facilitato e contribuito alla violazione del copyright». In teoria Google e Bing sarebbero protette dal Digital Millennium Copyright Act, in base al quale i motori di ricerca sono immuni da tali responsabilità, a patto che rimuovano i collegamenti dai risultati delle ricerche qualora questo venga loro richiesto. La casa discografica sostiene però che, mentre Microsoft ha provveduto a togliere i link, Google non ha risposto alle 17 richieste in tal senso inviatele.