Nobraino, le scuse per il post sui migranti: “Imperdonabile ingenuità”

di redazione Blitz
Pubblicato il 21 Aprile 2015 - 15:08 OLTRE 6 MESI FA
Nobraino, le scuse per il post sui migranti: "Imperdonabile ingenuità"

Nobraino, le scuse per il post sui migranti: “Imperdonabile ingenuità”

ROMA – Un grosso malinteso seguito a un’imperdonabile ingenuità: così Nestor Fabbri, chitarrista dei Nobraino ha giustificato quel post apparso sulla pagina Facebook della band romagnola che commentava  l’ultima tragedia nel mare di Sicilia. A scriverlo è stato proprio lui, paragonando i naufraghi del Mediterraneo a mangime per pesci. E scatenando così  l’ira dei fan che si sono indignati per la leggerezza di certe battute infelici. 

Questo il testo: “Avviso ai pescatori: stanno abbondantemente pasturando il Canale di Sicilia, si prevedono acque molto pescose questa estate”.

Parole che gli sono costate la cacciata dal concerto del primo maggio a Taranto e pure la cancellazione del concerto previsto per il 25 aprile a Fornacette.Le scuse ufficiali sono arrivate sul sito della band, per prima cosa Fabbri si è presentato: “Mi occupo attivamente di protezione internazionale dei diritti umani dal 2009”.

La sua è stata un’uscita del tutto fraintesa, ribadisce di fronte al moltiplicarsi delle critiche, illustrando la propria complicata strategia comunicativa.

“Il mimetismo è diventato la mia strategia: quanto più ci si dissimula sotto i valori e gli ideali opposti, tanto più si ha la possibilità di vincere. Zarathustra è Zelig! Il mio imperdonabile errore – spiega – è di non essere stato retoricamente capace di indirizzare la sfrontatezza contro i reali responsabili del massacro: gli autori delle politiche migratorie europee. Finendo così per offendere associazioni, militanti e liberi cittadini pensanti che mettono la loro vita a disposizione dei più deboli. Per questo motivo porgo a tutte le persone turbate ed addolorate dall’infelice esternazione di ieri le mie più umili scuse”.

Insomma, intendeva proprio difenderle quelle vittime:

“Prima di dedicarmi a tempo pieno al chitarrismo – ha ricordato – ho lavorato presso alcune ONG in Spagna e Francia. E poi nel 2011 coi Nobraino abbiamo preso parte, al progetto Boats 4 People: una flottiglia per fermare l’ecatombe nel Mediterraneo”