Calcolatore degli anni di vita, misura quanti ce n’è ancora per te

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 2 Aprile 2012 - 14:46 OLTRE 6 MESI FA

Lapresse

ROMA – Niente sigarette, alcol nella giusta misura, non troppo ma un bicchierino è consigliato… Ma anche un lavoro non troppo faticoso e con qualche gratificazione e delle buone relazioni familiari e amicali. Se volete vivere a lungo questa è la ricetta. Banale? Un pochino sì. La novità è un minisito del Sole 24 Ore dove calcolare (su base statistica per carità) quanto ci resta da vivere.

Si parte con la visualizzazione dell’età statistica a cui chi fa il test appartiene e poi, inserendo le varie voci, il numeratore dell’età aumenta o cala a seconda delle risposte. Siete fumatori? Il numeratore cala di diversi anni. Fate poco sport? Stesso risultato. Ma non conta solo il soma, anche la psiche vuole la sua parte. E allora avere contatti quotidiani con i propri familiari e amici allunga la vita. Come un lavoro dove si è tenuti in considerazione e dove non si fatica eccessivamente.

Gli estensori del programma tengono a sottolineare che il test non è personale e quindi non ha alcuna valenza se non a livello statistico. La tentazione però di vedere quanto ci resta da vivere, con lo stile di vita conduciamo, è irresistibile. E le differenze tra chi conduce uno stile di vita sano e chi no, non sono poche.

Prendiamo ad esempio un soggetto di 35 anni che vive a Roma, anche il luogo dove si vive ha ovviamente il suo peso, e vediamo quante candeline può sperare di spegnere conducendo una vita sana e quante invece ne potrà soffiare con uno stile di vita tutt’altro che sano.

Una volta indicati età e luogo in cui si vive scopriamo che l’aspettativa media per un romano di 35 anni è oggi di 79,4 anni. Facciamo poi finta che i nostri soggetti siano alti un metro e ottanta per ottanta chili, la loro forma fisica è considerata normale e quei 79,4 si colorano di verde e salgono sino a 80.7. E qui cominciano le differenze: con più di 4 ore settimanali di sport l’aspettativa schizza a 83,5, con meno di 4 ore invece precipita a 77,9. Una bella differenza, ed è solo la prima.

Il secondo step è quello del fumo. Il primo soggetto, quello che fa sport, ha dalla sua anche la fortuna di essere un non fumatore e le sue speranze aumentano ancora, sino a 87 anni e 4 mesi. L’altro tipo, quello pigro, fuma invece come un turco, oltre 14 sigarette al giorno e, presumibilmente non andrà oltre i 74 anni. E siamo ad oltre 13 anni di differenza. Certo è un dato statistico, certo che conta anche la qualità e non solo la durata della vita, ma la differenza è davvero notevole.

Si passa quindi al consumo di alcolici. La cosa divertente è che a fianco delle domande, mentre si forniscono le risposte, si traccia il disegno del soggetto che si va delineando: un bel ragazzone sorridente nel caso del trentacinquenne sportivo, un soggetto pieno di fumo e con le occhiaie nell’altro. Il nostro ideal tipo sano, neanche a dirlo, non consuma alcolici e potrà quindi sperare di sfiorare i 90, la sua aspettativa di vita è infatti salita sino ad 89,5. L’altro, quello che fuma e non fa sport, beve anche un bicchiere di vino ed un grappino al giorno. Male, anzi malissimo, supererà a fatica i 70 (71.9).

Capitolo lavoro. Il nostro sano e bello ha ovviamente un lavoro, per di più di scarsa fatica, ad orario libero, con grandi soddisfazioni e che gli consente anche d’imparare cose nuove. Ottimo, ma non siamo eterni e quindi i quasi 90 anni di cui sopra rimangon tali, Il suo sfortunato alter ego invece un lavoro non ce l’ha, lo cerca, e questo lo stressa. Cosa non buona per la salute e l’aspettativa cala ancora: 70,6.

C’è ancora un ultimo passaggio, quello che riguarda gli studi e le relazioni sociali. Esser laureati, evidentemente, aiuta. Così il soggetto “buono” sfonda quota 90: 91,8. E se a questo si aggiunge che vive con la famiglia e in caso di bisogno può contare sull’aiuto di parenti ed amici allora i 100 anni sono ad un passo. 95,4. Il “cattivo” invece, oltre ad essere disoccupato, non ha nemmeno studiato e si accontenta della terza media, scendendo così ancora più giù: 68,3 anni. In più vede raramente la famiglia e non potrebbe contare su nessuno in caso di bisogno. Non andrà oltre i 64,7 anni di vita.

Oltre 30 anni di differenza tra i due soggetti non sono affatto pochi, sono frutto di elaborazioni Progetica per Il Sole 24 Ore e, come si sa, non sempre quello ci si aspetterebbe è quello che poi ci accade. Certo però che per un fumatore poco sportivo che ama l’alcol fare il test, e scoprire che può aspettarsi di vivere tre decadi in meno rispetto ad un suo coetaneo dalle buone abitudine, non è una sorpresa ma di sicuro nemmeno una buona notizia.