Nibiru e Maya: il 12/12/12 che profezia fa? Passata la data palindroma

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 22 Novembre 2012 - 18:24 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Oddio, ci son finite le profezie. Il 12/12/12 è dietro l’angolo e, dopo un’altra ghiotta data trascorsa senza segnali e disastri come il 21/11/12, anticipato trigesimo palindromo della scadenza del mondo brevetto maya, rischiamo di far passare anche quest’appuntamento senza una profezia ad hoc che ci annunci maremoti e cataclismi, tempeste solari e guerre nucleari. Tutti ormai troppo concentrati sul prossimo 21 dicembre ci stiamo lasciando sfuggire delle vere e proprie occasioni d’oro che il calendario ci regala.

Come ormai sanno anche i bambini secondo il calendario Maya il prossimo 21 dicembre finirà il mondo. A proposito, visto che tutti conoscono la “profezia dei Maya”, vi siete mai chiesti quanti di questi sanno qualcosa anche della storia e della vita dei Maya? Terribilmente pochi. Al di là di questa piccola digressione l’antico popolo che abitava l’America centrale avrebbe individuato nel prossimo solstizio d’inverno la fine dell’uomo. E, è cosa nota, nei loro calendari e nei loro calcoli astronomici in quanto a precisione gli antichi precolombiani non erano secondi a nessuno. In realtà questa è una clamoroso fandonia. Secondo il preciso calendario Maya infatti il prossimo 21 dicembre il mondo entrerà in una nuova fase, che non vuol dire fine. E poi quante volte i nostri astrologi sui nostri calendari scrivono che si sta per concludere il periodo dell’Acquario e sta per arrivare quello dello Scorpione. Leggendolo nessuno pensa che il mondo finirà. Leggendo il calendario Maya l’opinione si è invece diffusa.

Che esistano o meno prove che attestino la bontà della famigerata profezia ormai conta poco o nulla. Per l’opinione comune i Maya hanno detto che a fine dicembre finirà il mondo e punto. Ne siamo talmente convinti che sbirciando i siti che vendono biglietti aerei notiamo che per quella data i prezzi sono stracciati, nessuno vuole volare secondo quale logica non è chiaro, forse perché la fine del mondo è meglio vederla dal divano? Ma non solo. In Francia il monte Bugarach, quello che ispirò Jules Verne e che nasconde al suo interno, nell’ordine, un ufo, il sacro graal, un meteorite, i puffi e i sette nani sarà per la settimana a cavallo del 21 dicembre chiuso ai visitatori. Perché? Perché secondo non meglio specificate teorie sarà uno dei pochi luoghi della Terra a salvarsi dalla fine. Chiuso e controllato da agenti. Siamo così certi che i Maya sapessero la loro che aspettiamo con ansia e seguiamo con attenzione il percorso dell’asteroide Nibiru, annunciato con un sms da un telespettatore della Cnn e rilanciato dalla stampa mondiale. Un asteroide così incredibile che non si vede, si nasconde dietro i pianeti del sistema solare in attesa di saltare fuori all’improvviso il 21/12 e dar ragione a Maya. Un asteroide che non esiste ma che ci preoccupa.

Obnubilati da questo appuntamento stiamo bruciando date importanti e non ci stiamo preparando come dovremmo per altre scadenze. Ci siamo appena lasciati alle spalle il 21/11/12, data palindroma (cioè uguale sia leggendola da destra a sinistra che da sinistra a destra) che cadeva ad un mese esatto dal paletto messo dai Maya. Per nostra fortuna non è accaduto nulla e ne possiamo parlare. Ma se il mondo avesse scelto quella data per finire? Saremmo stati impreparati. In fondo le date sono importanti e il mondo, la vita, Dio ne hanno sempre scelte di tonde per finire o fare comunque qualcosa di straordinario. Pensate solo a quanti si sono flagellati in attesa dell’anno 1000, quando sarebbe finito il mondo. Le date, tonde o quadrate che siano, in realtà poi passano senza che nulla accada, se non che la fantasia umana abbia dato ancora una volta dimostrazione di sé. Passano ma sono importanti come i numeri che le compongono.

Ce lo insegnano i millenaristi e la cabala, i Maya e il Superenalotto. E allora il 12/12/12 non può passare così inosservato. Non è giusto che una data così ghiotta, con tre cifre uguali passi sotto silenzio. Pensate che dovremo aspettare quasi 100 anni per la prossima data con tre cifre uguali, fino al primo gennaio 2101, 01/01/01. Sotto silenzio per colpa di un 21 dicembre così ingombrate e così vicino. Anche il 12 vuole e merita la sua profezia. Io comunque, se fossi il mondo, vista la nevrosi generale sceglierei una data insulsa per finire. E comunque un giorno lavorativo.