Patente libretto e farsa: “Scusi, lei guida auto non sua da più di 30 giorni?”

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 3 Novembre 2014 - 13:56 OLTRE 6 MESI FA
Foto d'archivio

Foto d’archivio

ROMA – “Scusi, sono più o meno di 30 giorni naturali e consecutivi che lei guida quest’auto?”. Immaginate che dalla risposta a questa domanda dipenda il futuro della vostra giornata e soprattutto l’esito di una salata multa: se risponderete “sì, sono più di 30 giorni che bla bla bla”, vi beccherete una multa tra 700 e 3500 euro, e forse anche il ritiro del libretto. Se invece risponderete “no, guardi l’ho presa proprio ieri…”, sarete liberi di andare. E il bello è che non esiste onere della prova, basterà la vostra parola.

Sembra paradossale, anzi è paradossale, ed è la storia dell’ultima rivoluzione del codice della strada. I frequentatori di social network avranno già avuto sentore della novità che entra in scena proprio oggi 3 novembre: la nuova norma riguardo l’intestazione del libretto di circolazione delle automobili. Da giorni su internet circola la notizia secondo cui da oggi chi guida la macchina intestata alla moglie o al papà o al fratello verrà multato. La notizia è, nemmeno a dirlo, fortemente esagerata. Ma è già leggenda, e le leggende, anche quelle della rete, portano in dote una scintilla di verità. Ed è in questo caso che nuove norme riguardo l’intestazione dei libretti sono effettivamente arrivate. Ma la notizia vera è che la novità, quella vera, sembra persino meno credibile della notizia-paura circolata e gonfiata.

“Se esistesse l’Oscar della Burocrazia – scrive Sergio Rizzo sul Corriere della Sera -, non potrebbe mancare fra le nomination 2014 quella di Maurizio Vitelli, architetto, direttore generale della Motorizzazione. In soli tre mesi e mezzo ha sfornato due inarrivabili circolari, per regolamentare l’applicazione di un comma del codice della strada. Lunghezza del comma: sette righe. Lunghezza delle circolari: 65 pagine. Tutto comincia nel 2010, quando nel codice della strada compare una norma che impone l’annotazione sul libretto di circolazione del nominativo di chi, non essendone proprietario né parente convivente, utilizzi il mezzo per un periodo superiore a trenta giorni. Una norma finalizzata a limitare le truffe e ad agevolare l’identificazione dei reali responsabili degli incidenti”.

Ed è proprio questa, in sintesi e al netto della “filiniane” circolari, la novità in vigore da oggi.

Una novità, come ricorda Rizzo, “finalizzata a limitare le truffe e ad agevolare l’identificazione dei reali responsabili degli incidenti”. Ragion per cui si potrà tranquillamente continuare a guidare la macchina intestata alla propria moglie o al papà con cui si vive, tanto per tranquillizzare gli internauti. Ma proprio per salvaguardare chi non truffa e non vuole farlo ma semplicemente guida la macchina o di un parente o di un amico che magari gliel’ha prestata per un giorno, si è deciso di introdurre la discriminante dei “giorni naturali e consecutivi”, dove ‘naturali’ vuol dire ‘solari’, cioè 30 di numero comprese domeniche e feste varie e, appunto, consecutivi.

Criterio giusto e sensato, non fosse che per verificare il suddetto gli agenti non potranno far altro che domandare direttamente al guidatore fermato se è da multare o meno.

E’ vero che noi italiani non brilliamo per onestà, e il tasso di evasione del nostro Paese ne è la prova provata, ma ci sono ottime ragioni per credere che anche nella rigida Germania sarebbero, quelli pronti ad autodenunciarsi, non certo una numerosa maggioranza.

Il tutto, come sottolinea Rizzo, condito dall’imbarazzante vicenda delle circolari prodotte, in fondo, per non essere praticamente mai applicate.

“La disposizione (riguardo l’intestazione dei libretti ndr) dovrebbe entrare in vigore già dall’estate del 2010, ma due anni dopo ancora niente. Il 6 dicembre 2012 l’architetto Vitelli scrive alla Polizia stradale comunicando che le procedure informatiche necessarie al fine della concreta applicazione della nuova disciplina sono in corso di realizzazione e che dunque è impossibile aggiornare i libretti di circolazione ‘con conseguente inapplicabilità delle sanzioni’. Che sono pure salate: vanno da 705 a 3.526 euro con ritiro del libretto, per sovrappiù. (…) Passa ancora un anno e mezzo e finalmente il 10 luglio 2014 ecco la prima monumentale circolare applicativa, che fissa per la partenza del nuovo sistema il giorno 3 novembre. Quarantasette pagine, quindicimila parole e nove allegati, con dentro una gragnuola di nuovi adempimenti e oneri anche economici per le aziende e i privati cittadini. (…) Nemmeno quel diluvio di carta, però, riesce a saziare la fame del burosauro. Così il 27 ottobre ne arriva un’altra, di circolare. Questa volta le pagine sono diciotto, le parole circa seimila e gli allegati soltanto due. Ma l’oggetto non ha bisogno di commenti: Intestazione temporanea di veicoli – circolare prot. N.15513 del 10 luglio 2014 – Chiarimenti applicativi. Cioè, una circolare per chiarire il contenuto di una precedente circolare emanata per chiarire il contenuto di una norma del codice della strada”.

Qualcosa di davvero inapplicabile.