Trump prima guerra la fa al Messico: 10 mld o sequestra soldi immigrati

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 27 Gennaio 2017 - 09:51 OLTRE 6 MESI FA
Trump prima guerra la fa al Messico: 10 mld o sequestra soldi immigrati

Trump prima guerra la fa al Messico: 10 mld o sequestra soldi immigrati (foto d’archivio Ansa)

ROMA – Trump, il metodo è quello…ditelo voi qual è il metodo.

Il presidente di una nazione dice all’altra, quella con cui confina per migliaia di chilometri, che le costruisce lungo tutta la frontiera un muro di separazione e blocco, un muro che impedisca ai cittadini della nazione al di là del muro di entrare nella nazione del presidente. Non è proprio un dire cordiale ma insomma con il proprio territorio ognuno ci fa quel che vuole (anche se pure a questo concetto dovrebbero esserci dei limiti, non esiste solo la sicurezza nazionale, esiste anche al sicurezza internazionale da cui la prima in fondo dipende).

Il presidente della nazione che vuol fare il muro aggiunge: il muro lo faccio io dove, come, quando mi pare. Però lo pagate voi. Il muro lo faccio io per tenere voi fuori dal mio paese ma i soldi per il muro li mettete voi. Per ora otto/dieci miliardi, poi vedremo (sembra il muro debba finire per costare circa 30 miliardi in cinque anni ma vai a sapere…). Ditelo voi qual è il metodo di Trump verso il Messico.

Anzi, prima di dirlo aspettate il resto. Perché Trump vuole essere sicuro che i messicani paghino la tassa sul muro americano contro di loro. Quindi fa sapere che se il governo messicano non paga, allora lui sequestrerà (ha detto congelerà bontà sua) le rimesse degli emigrati messicani verso casa. Le rimesse, i soldi, quelli che i milioni di messicani molti dei quali nel frattempo diventati di fatto americani mandano ogni mese alle famiglie. Trump ha detto che se il Messico non paga gli Usa terranno in ostaggio quei soldi.

O ancora, variante: se il Messico non paga, dazio pesante (venti per cento?) sulle merci messicane che dovessero essere vendute negli Usa. Dazio è parola che piace tanto a Trump, conta di applicarne tanti, quello al Messico lo sfizia. I dazi hanno però una caratteristica: tu li metti contro le merci di qualcuno in casa tua e quel qualcuno sempre li mette contro le tue merci in casa sua. L’ultima volta che gli Usa provarono a vincere la guerra dei dazi e ad arricchire per via di dazi fu il 1929 e dovettero fare precipitosa marcia indietro, ma non se ne ricordano e comunque affari loro, magari se ne ricorderanno tra un po’).

Comunque o sequestro i soldi guadagnati dai tuoi immigrati o ti affamo per via di dazi. Se non scuci, sborsi, paghi. E devi pagare il mio muro contro di te perché meriti questa punizione avendo invaso con la tua gente il mio paese e avendolo sfruttato venendoci a lavorare. Ditelo voi qual è il metodo Trump.

Se cercate la parola nei libri di storia troverete che è il metodo della guerra. Ma, per carità, fate da soli, dite voi qual è il metodo del vicino di casa che si costruisce costoso garage ed esige lo paghiate voi perché un amico di vostro figlio lavandogliela forse gli ha rigato la macchina. E vi dice che se non pagate fa licenziare vostra moglie perché lui conosce e può. Ditelo voi che metodo è.