Roma. Goffredo Sottile, lo straordinario commissario che “attenzionava” i rifiuti

di Antonio Sansonetti
Pubblicato il 21 Dicembre 2012 - 12:25 OLTRE 6 MESI FA
Goffredo Sottile (LaPresse)

ROMA – Il dottor Sottile, inteso come il prefetto Goffredo Sottile, assicura che l’emergenza rifiuti a Roma è una situazione “attenzionata”.  Ma non rassicura per niente questo gergo da Benemerita, se a parlare è il commissario straordinario nominato dal governo “con pieni poteri”, la persona preposta a risolvere l’annosa questione della monnezza nella Capitale.

Intervistato da Cecilia Gentile di Repubblica Roma, Sottile inizia col verbo “attenzionare” e poi abbonda in “vedere” e “valutare”, coniugati preferibilmente col gerundio, perché il futuro è troppo impegnativo. Il motto, il mantra ripetuto da anni è sempre quello: “Evitare di finire come Napoli“, che sarà pure un esempio negativo, ma sta più avanti di Roma con la percentuale di raccolta differenziata.

Su quel fronte il sindaco Gianni Alemanno non ha voluto smentirsi: dopo ripetuti proclami e svolte annunciate, non risultano pervenuti provvedimenti. Raccolta porta a porta? 50% di differenziata? Addio discariche? Se ne trova traccia solo nei ritagli di giornale, nelle vecchie interviste, ma non negli atti del Comune, nelle strade e tantomeno nei condomini.

Ritorniamo a Sottile, straordinario commissario. Che provvedimenti avete preso? “Stiamo valutando. In ogni caso io nuovi provvedimenti non posso prenderli. Ho potere solo sulla proroga di Malagrotta“. E infatti l’unica cosa che sarà fatta è continuare a buttare nella mega discarica qualsiasi tipo di rifiuti, anche quelli non trattati.

E se qualcuno fa notare che continuare con Malagrotta potrebbe costare ai romani una multa di 280 milioni di euro dall’Unione europea, Sottile risponde: “Speriamo che l’Unione europea non applichi la sanzione”. Insomma non si può fare niente, neanche gli impianti di tritovagliatura, ovvero dei sistemi che separino i rifiuti dividendoli in secchi e organici? “Su quelli non posso decidere niente […] in ogni caso, bisogna aspettare il supercommissario che verrà nominato il 31, alla scadenza del mio incarico”.

Il commissario straordinario rinvia la soluzione dei problemi ad un futuro supercommissario, che tra l’altro potrebbe essere la stessa persona. I romani possono dormire sonni tranquilli.