Domenica si vota, c’è il referendum, ma l’Italia pensa ai complotti e alle escort

Pubblicato il 20 Giugno 2009 - 10:33 OLTRE 6 MESI FA

Domani si vota in Italia, per un referendum che probabilmente solo gli addetti ai lavori capiscono, e per il secondo turno delle elezioni amministrative in quelle provincie e in quei comuni dove non sia stato già individuato con un quorum sicuro il vincitore.

L’Italia però è distratta. La fascia alta è concentrata sulla teoria elaborata da Silvio Berlusconi del complotto ordito dai poteri forti. Tutti gli italiani, fascia alta e fascia bassa senza differenze, sono totalmente assorbiti dalle vicende erotico sentimentali del primo ministro: Noemi prima, Patrizia ora, sono i personaggi del giorno, in una specie di Grande fratello molto vero e verace.

I giornali, nelle loro prime pagine, i siti internet, nelle loro home page, non parlano di voto e di elezioni. Oggi, 20 giugno, la scena politica è dominata da una ragazza da 2.000 euro a notte. Escort si dice oggi. Fellini avrebbe usato altra parola.

Per ragioni diverse, con motivazioni diverse, tutti leggiamo delle niotti a palazzo Grazioli, delle feste a villa Certosa. Ognuno dice la sua, le opinioni sono varie e contrastate, lo si vede anche dalla reazione dei nostri lettori, basta vedere i commenti a ciascuna notizia.

Di tutto questo una cosa positiva c’è. I giornali aumentano le tirature, segno che quando le notizie interessano, l’euro uno lo spende;  i siti internet registrano traffico record: quando si è diffusa la notizia che il quotidiano Avvenire, giornale dei vescovi italiani, aveva attaccato Berlusconi, venerdì mattina, il suo sito è finito intasato e era impossibile accedervi.

Il rischio è quello  individuato da Gianfranco Fini, presidente della Camera: che crolli la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Era già tanto bassa che sembra difficile, però è vero che al peggio non c’è mai fine.

Nessuna meraviglia. In fondo, lo aveva già scritto Dante dell’Italia: “non donna di provincia ma bordello”