Draghi. “Meno tasse più investimenti. Renzi & C, muovetevi!”

di Giuseppe Turani
Pubblicato il 16 Febbraio 2016 - 11:59 OLTRE 6 MESI FA
Draghi. "Meno tasse più investimenti. Renzi & c., muovetevi!"

Draghi avverte i Governi, Renzi in testa: dovete tagliare le tasse e fare più investimenti. Se volete la ripresa, se no…

MILANO – Draghi chiede ai Governi in Italia ei in Europa di abbassare le tasse e fare investimenti. Giuseppe Turani commenta la posizione di Mario Draghi in questo articolo che è stato pubblicato anche su Uomini & Business.

Chi si aspettava grandi e immediate novità da parte di Mario Draghi è rimasto deluso. Il bazooka, se c’è, è rimasto ben celato sotto il tavolo. E si capisce anche perché: il presidente della Bce non vuole che i politici europei prendano più cattive abitudini di quelle che hanno già. Fanno quel che gli pare e poi aspettano che arrivi lui con l’arma definitiva.

Ha ricordato che almeno metà della modesta ripresa in Europa negli ultimi due anni si deve agli sforzi della Bce, ma ha citato il dato solo per far capire che non si può pensare che a tutto si possa rimediare chiedendo a lui di stampare altra moneta. Lui non lo ha detto, ovviamente, ma il senso delle sue parole è molto chiaro: guardate che metà della poca ripresa che avete visto è pura droga. E già questo dovrebbe far riflettere. Se volete risultati migliori, dovete aumentare gli investimenti e ridurre le tasse: questa è la via maestra. Devono, cioè, pensarci gli Stati. Devono fare le riforme e lasciare più soldi nelle tasche dei cittadini e delle imprese.

Tutto l’intervento del presidente della Bce è stato in questa chiave: dovete fare voi. La congiuntura europea sta rallentando e, certo, la nostra politica monetaria rimane sempre la stessa (cioè moderatamente espansiva) e ai primi di marzo faremo un bilancio e penso che cercheremo di varare nuove misure. Ma, sottolineo, non lo ha detto con il tono di chi annuncia un’alluvione di denaro. Piccoli aggiustamenti.

Infine, un po’ di docce fredde. Non è vero che la Bce è pronta a comprare i crediti deteriorati delle banche italiane (a meno che una parte non venga trasformata in Abs). Non è vero che la Bce è pronta a comprare titoli di Stato. La Bce, ci ha detto in sostanza, non è Babbo Natale.

Insomma, io sono qui per aiutarvi, ma buona parte del lavoro dovete farla voi: davanti aveva i parlamentari europei, ma in realtà parlava ai governanti.

Sulle banche è stato chiarissimo: oggi sono messe meglio rispetto al 2012. Le stiamo tenendo d’occhio da vicino. Non penso che chiederemo loro nuovi aumenti di capitale.

Riassumendo in pochissime righe: l’Europa va piano (anche se noi abbiamo il piede sull’acceleratore) e non aspettatevi dalla Bce dei pacchi dono a  primavera. Piuttosto, fate davvero le riforme. E tagliate le tasse. Avranno capito?