Roma.Tavolino selvaggio. Il sindaco Ignazio Marino impegnato per il decoro

di Giovanna Corrias Lucente
Pubblicato il 12 Luglio 2013 - 08:39 OLTRE 6 MESI FA

Roma.Tavolino selvaggio. Il sindaco Ignazio Marino impegnato per il decoroChiunque traversi il Centro storico di Roma si avvede dello stato di degrado in cui versa. Piazze d’epoca occupate – legittimamente od abusivamente – da ristoratori o locali che, durante la notte, fabbricano rumori intollerabili, venditori e suonatori ambulanti che si aggirano in perenne attività.

Nelle passate gestioni della Città il problema sembrava irresolubile. La Polizia Municipale – secondo un’interpretazione imposta dai Dirigenti – era competente ad accertare soltanto gli illeciti sulla viabilità. Posso affermare che, forse a causa dell’organico, si attivava in modo schizofrenico. Conosco bene una Piazza (ho raccolto presso il Comune tutti i permessi) occupata per metà dai tavolini di un locale che non ha alcun permesso ed in altra parte impegnata da suppellettili non autorizzate.

In una zona dove passo spessissimo a piedi vedo, ogni sera, sostare auto, prive del contrassegno Ztl. Spesso sono le stesse. E’ vero che dopo le ore 18 i varchi sono aperti (e giustamente), ma è altrettanto vero che la sosta è garantita soltanto ai residenti. Ebbene devo dedurne che gestori, dipendenti di locali, clienti parcheggino impunemente tutte le sere, invadendo lo spazio che dovrebbe essere riservato agli abitanti che, peraltro, sono multati (legittimamente) perché, dopo ore di peregrinazioni, non hanno trovato un parcheggio disponibile.

Il Sindaco Ignazio Marino, venerdì luglio, ha preordinato ed attuato un’imponente operazione di controllo: trecento (così mi è stato riferito) Vigili sono stati incaricati di verificare e reprimere ogni forma di abusivismo. Finalmente un primo cittadino si muove con fermezza ed efficienza per rimuovere problemi che affliggono la Città e la deturpano, senza considerare che le occupazioni abusive costituiscono fonti di profitto enorme per chi le attua, ma perdite per il Comune che non introita i relativi canoni di occupazione.

Lunedì, un’altra notizia: il Comandante della Polizia Municipale ha rassegnato le proprie dimissioni. Anche in questa vicenda, il Sindaco si è dimostrato inflessibile e conscio della fonte di molte responsabilità. Da tempo, infatti, per il Centro è invalsa un’interpretazione discutibile sulle competenze: i Vigili Urbani hanno ricevuto disposizione di non interessarsi agli spazi abusivamente occupati, perché tale compito spetterebbe alla sola Polizia annonaria.

Ebbene, questa è assolutamente inadeguata ad eseguire i controlli: innanzitutto conta un organico risibile, meno di trenta persone; e – quanto è più grave – riferisce di non ricevere gli straordinari dunque, di non poter operare in ore notturne. In serata, quando le occupazioni si fanno invadenti ed i rumori intollerabili, a Roma non esiste – se non saltuariamente – una struttura incaricata del controllo di un problema più volte segnalato dai cittadini e, persino, da Associazioni di Piazze o Quartieri che si sono costituite per ottenere la tutela del diritto alla serenità ed al decoro.

Lo stesso venerdì  mi sono avveduta di qualche cambiamento; ad esempio un ristorante (che ha cambiato diverse gestioni) e che da anni la sera invade metà di una Piazza centrale, un tesoro architettonico, senza possedere alcun titolo, si era ben guardato dal sistemare tavolini ed ombrelloni. Forse avvertito del fatto che l’operazione era in corso da ore precedenti la sua apertura, ha esibito ai Vigili intervenuti un’immagine irreprensibile, mentre locali dotati di regolare permesso sono stati multati per violazioni minime.

Il tema delle occupazioni abusive nel Centro si collega anche a questioni tributarie. Sarei, ora, interessata a conoscere se i locali denunciano tutto il personale che stabilmente lavora per loro od invece dichiarano di avere un cuoco, non dichiarano i camerieri od i lavapiatti e viceversa. Del resto, gli introiti che derivano dai tavolini selvaggi dovrebbero essere imponenti e dichiarazioni dei redditi veritiere dovrebbero dimostrare con evidenza l’illecito, perché i profitti, se dichiarati, sarebbero sproporzionati rispetto alle capacità ricettive del locale.

Questo certamente non è problema che riguarda il Comune, ma ha suscitato la mia curiosità, per l’insistente presenza in molte zone di Roma di locali gremiti all’esterno, ma privi di licenza per l’occupazione del suolo pubblico che dovrebbe, perciò, essere altrimenti fruito.

Nutro ora la serena convinzione che il Sindaco Marino riesca a risolvere – oltre alle questioni maggiori cui ha subito dedicato attenzione – anche le problematiche di alcuni quartieri romani invasi da tavoli abusivi, percorsi da venditori e suonatori ambulanti, con soste selvagge di auto, con le strade costellate da buche pericolose, spesso dovute a lavori appaltati, e restituisca ai cittadini e turisti l’immagine che la Città merita di avere.