Corruzione in cambio di legge bavaglio: l’inaccettabile baratto della destra

Pubblicato il 9 Settembre 2012 - 15:23 OLTRE 6 MESI FA
Protesta contro la “legge bavaglio”

ROMA – Una parte della destra, e forse non solo della destra, vorrebbe promuovere uno scambio tra legge anti corruzione e legge bavaglio sulle intercettazioni. Il presidente Monti e il ministro Severino chiedono di approvare una legge contro corrotti e corruttori in linea con le normative europee. Alfano e soci rispondono che si potrebbe pure fare, ma insieme alla nuova legge che restringa l’uso delle intercettazioni per i giudici e il diritto di cronaca per editori e giornalisti. Che c’azzecca ,per usare una frase tipica dello slang dipietresco? Oppure il più classico ” Dove vai?Porto pesci..”

Una severa norma contro la corruzione dovrebbe avere come presupposto un rafforzamento dei poteri di contrasto e di prevenzione per gli inquirenti e non vi è dubbio che, tra questi, esista la possibilità di ricorrere ai più raffinati strumenti di indagine , a partire dalle modalità di intercettazione, decisive proprio nel campo delle lotte alle mafie e nella prevenzione delle truffe, con particolare riferimento alla corruzione politica ed economica.

Al contrario si vorrebbe dare il via libera alle norme anticorruzione, magari togliendo quelle sulla incandidabilità, in cambio di un drastico ridimensionamento del ruolo, della funzione e della,operatività dei cosiddetti poteri di controllo.

Questo è il vero oggetto della contesa, se, al contrario, il pomo della discordia davvero fosse stato davvero il tema delle garanzie per i cittadini, sarebbe bastato accogliere le proposte delle associazioni dei magistrati e dei giornalisti in materia di udienza filtro, di distruzione delle parti non rilevanti perchè estranee alla indagine, di immediato ripristino della immagine e della dignità lesa, attraverso un più rigoroso e tempestivo uso dello strumento della rettifica e della tutela della presunzione di innocenza.

I sostenitori della “Indecente proposta di scambio” non sono minimamente interessati alle sorti e ai diritti del cittadino comune. Si parla molto, in queste ore, della cosiddetta “Agenda Monti” e della necessità di seguirla anche nella prossima legislatura; ci auguriamo che la pagina sull’anticorruzione resti al suo posto, quella sulla legge bavaglio, invece, sarebbe bene che venisse strappata e riposta nel più nascosto cestino dei rifiuti di Palazzo Chigi.