Grecia: silurato Varoufakis. Tsipras ha bisogno dei soldi dell’Europa

di Vincenzo Longo
Pubblicato il 27 Aprile 2015 - 19:29 OLTRE 6 MESI FA
Grecia: silurato Varoufakis. Tsipras ha bisogno dei soldi dell'Europa

La foto fake del dito medio di Varoufakis alla Germania

ROMA – Vincenzo Longo ha scritto per Uomini & Business un articolo intitolato “Silurato Varoufakis“. Longo spiega come il premier greco Alexis Tsipras, per non affondare sotto il peso dei debiti con l’Europa, non lascerà più trattare l’attuale ministro dell’Economia, che invece è sempre stato in una posizione di conflitto con Bruxelles. Blitz Quotidiano vi propone l’articolo integrale:

Partenza di settimana in deciso rialzo per gli indici europei in scia alle novità arrivate sul fronte Grecia. Per la prima volta da quando è al governo, il premier, Alexis Tsipras, sembra aver riconosciuto che il tempo per negoziare con i creditori europei sta per finire. Già la prossima settimana (il 6 maggio), potrebbe essere fatale per il Paese la decisione della Bce di rivedere i requisiti sulle garanzie da accettare come controparte nelle operazioni ELA da parte delle banche greche. Questa eventualità potrebbe ridurre notevolmente la liquidità fornita al sistema bancario ellenico, che negli ultimi mesi sta finanziando il governo di Atene durante le aste di titoli a breve termine.

I timori di un default imminente e di un eventuale ritorno alle urne potrebbero essere stati i fattori che hanno spinto Tsipras a rivedere la squadra di negoziatori chiamati a interfacciarsi con il Brussells Group. La nuova formazione sarà capeggiata dal viceministro delle Relazioni Internazionali, Euclid Tsakalotos, mentre a Varoufakis sarà lasciato un ruolo marginale nelle trattative. In questa delicata partita a scacchi tra Atene e l’Europa, l’arrocco di Tsipras viene giudicato come un segnale di maggiore apertura nel proseguire le trattative con i creditori europei. Ad avvalorare le buone intenzioni di Tsipras questa mattina si sono aggiunte le notizie riportare dal quotidiano tedesco, Bild, secondo cui il governo greco sarebbe pronto a rinunciare all’aumento del salario minimo (una delle tante promesse elettorali di Tsipras) e a rivedere alcune riforme, nel tentativo di trovare un punto di contatto con i creditori. Non si esclude a questo punto, che ci sia la convocazione di un Eurogruppo straordinario entro questa settimana che possa dare il via libera alla tranche di aiuti da 7,2 miliardi di euro. Sarebbe per la Grecia una boccata di ossigeno necessaria per non affondare sotto il peso delle prossime scadenze.

I progressi sul fronte Grecia hanno sensibilmente attenuato le recenti tensioni sui mercati, i cui segnali erano affiorati anche questa mattina. I mercati, poco dopo l’apertura, avevano pericolosamente invertito la rotta guardando con preoccupazione alle dichiarazioni del Ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schäuble, secondo cui la Germania avrebbe pronto un “piano B” nel caso in cui si fosse concretizzata l’ipotesi della Grexit. Le notizie arrivate successivamente hanno fatto ripartire gli acquisti. I listini di Atene hanno terminato con guadagni superiori al 4%. Forte calo anche dei rendimenti sui titoli di Stato ellenici, con il titolo a 3 anni che ha subito un calo di circa 300 punti base, mentre il titolo a 10 anni ha visto i tassi scendere sotto al 12% per la prima volta da oltre due settimane.

Buona anche la perfomance di Piazza Affari che ha terminato sui massimi di seduta, a 23.800 punti. In calo anche i rendimenti sui titoli di Stato della periferia, mentre il Bund è stato oggetto di vendite. Lo spread così si è portato a 120 punti base.

A Wall Street, i rialzi sono più contenuti. Tra gli investitori cresce l’attesa per i conti di Apple (+1,9%), che saranno pubblicati a mercati chiusi. Il titolo viaggia al ridosso dei massimi storici a 133 dollari in questo momento. Crediamo che il mercato stia già prezzando dei conti positivi, ma l’effetto più importante arriverà dai pre-ordini dell’Apple Watch. Nonostante questi dati abbiano un impatto solo sui ricavi del trimestre aprile-giugno, non escludiamo che delle cifre brillanti possano condurre a un rally del titolo verso i 150 dollari.