Il rimbalzo del gatto morto

di Giuseppe Turani
Pubblicato il 19 Agosto 2017 - 06:54 OLTRE 6 MESI FA
Il rimbalzo del gatto morto

Il rimbalzo del gatto morto

ROMA – “Il rimbalzo del gatto morto”: questo il titolo dell’articolo di Giuseppe Turani per Uomini e Business.

In borsa si chiama “rimbalzo del gatto morto”: quando un titolo non sta proprio bene, può accadere che abbia comunque un rimbalzo verso l’alto, come un gatto violentemente sbattuto a terra, anche se morto, rimbalza. L’economia italiana non è così, sta meglio, ma potrebbe accadere qualcosa del genere. Basta guardare le previsioni.

La nostra crescita è stata dello 0,7 nel 2015, dell’1 per cento nel 2016, sarà dell’1,4 per cento nel 2017 (il rimbalzo), e poi tornerà all’1,1 per cento nel 2018 e infine all’1 per cento negli anni successivi.

Il profilo di questa previsione è appunto quello del “rimbalzo del gatto morti”: un salto nel 2017, e poi pumfete, di nuovo giù. Gli ottimisti dicono che questa previsione (Oxford economics) è sbagliata è sbagliata e che, anzi, l’economia italiana sta prendendo velocità e che fra poco trascinerà l’Europa intera al suo seguito, come una locomotiva.

Mai letto niente di più demente. La burocrazia italiana è sempre quella, la concorrenza non è vistosamente aumentata, l’organizzazione dello Stato è la stessa (arruffona e confusa), la produttività è diminuita invece di aumentare, e nei primi mesi del 2018 si va a votare, con la conseguenza certa che non ci sarà alcun governo decente, e quindi con un’incertezza politica aumentata.

Quale sia, in queste condizioni, il motore che spingerebbe in avanti l’economia italiana, al punto da farne la prima in Europa, non si sa.

I più convinti rispondono sicuri: le riforme fatte nei mille giorni del governo Renzi. E qui forse qualcuno si dovrebbe convincere che quello che potevano fare quelle riforme lo hanno già fatto. Ci hanno consentito di acchiappare la ripresa europea. Ma i mille giorni sono finiti quasi un anno fa, capitolo chiuso.

Per andare avanti, a questo punto, serve altro: qualche altra buona riforma, qualche choc positivo. Invece avremo, forse, un governo Pd-Forza Italia nel quale i big non vorranno nemmeno dritti entrare per non bruciarsi e perché comunque si vergognano troppo.

E la spinta allora da dove verrà? Dalla doppia moneta (illegale) sulla quale tanto insiste Berlusconi, giusto per trascinare dalla sua parte quella specie di folle di Salvini?

Se qualcuno crede questo, allora non faremo nemmeno l’1 per cento. Andremo in recessione e arriverà la troika.