Italia può fare meglio della Germania? Certo ma…

di Giuseppe Turani
Pubblicato il 8 Ottobre 2015 - 05:11 OLTRE 6 MESI FA
Foto Ansa

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ROMA – Giuseppe Turani ha scritto questo articolo dal titolo “Addio anni bui”, anche per il sito Uomini & Business:

L’Italia può fare meglio della Germania. Cioè può crescere di più. A fare questa sorprendente affermazione non è il nostro ottimista premier, ma il Fondo monetario internazionale. Qui da noi ci sono ancora quelli che dicono di non vedere la ripresa, ma evidentemente al Fmi hanno la vista più buona. Parlano, per l’Italia, di una crescita pari allo 0,8 per cento quest’anno e dell’1,3 l’anno prossimo. L’anno scorso c’era stata invece una decrescita dello 0,4 per cento. Il miglioramento è quindi netto, matematico.

Tutto questo è certamente merito del QE di Draghi, del petrolio basso e del dollaro forte, ma gli anni bui sono ormai alle nostre spalle. La Germania farà quest’anno una crescita dell’1,6 per cento e dell’1,7 l’anno prossimo. Il Fondo monetario, però, un po’ dubita di queste sue stesse previsioni perché non si riesce ancora a valutare con sicurezza le conseguenze del ciclone Volkswagen. Per ora ci sono solo i dati degli ordini alle fabbriche di agosto e sono dati quasi catastrofici: calo di poco meno del 2 per cento invece di una crescita attesa dello 0,5 per cento. E’ vero che i dati di agosto sono sempre un po’ bizzarri. Ma si teme che il peggio debba ancora arrivare. La Volkswagen, oltre a evidenti problemi di mercato, dovrà anche sostenere delle spese enormi per cercare di rimediare almeno in parte a quello che è successo. Da qui la previsione che nei prossimi mesi sia obbligata a mettersi un po’ a ranghi ristretti, contribuendo così ancora di più a abbassare la crescita del paese.

Se le cose dovessero andare così, l’Italia potrebbe in effetti superare la Germania, un po’ come il corridore che vince la Milano-Sanremo perché il campione ha bucato una gomma.

Il paese di Angela Merkel rimane, comunque, il paese più forte dell’intera eurozona e noi siamo sempre un paese pieno di problemi. Inoltre un rallentamento tedesco non potrebbe essere un motivo di grande gioia (o soddisfazione) visto che siamo fra i maggiori sub-fornitori di quella economia.

Per il momento, quindi, l’unica cosa di cui si deve prendere atto è che siamo in ripresa e che l’anno prossimo, salvo incidenti, andrà ancora meglio. Abbiamo fatto un po’ di compiti a casa, però il premio sta arrivando.