Job Act: assumere giovani genitori un bonus per le aziende

di Giulio Mitolo
Pubblicato il 19 Gennaio 2016 - 06:45 OLTRE 6 MESI FA
Job Act: assumere giovani genitori un bonus per le aziende

Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, padre del Jobs Act (Ansa)

ROMA – Il Job Act contiene opportunità agevolative per l’assunzione di giovani genitori. Prima di entrare nei dettagli, premetto una analisi sui primi mesi di efficacia della riforma.

A dare alla Riforma del Job Act una valenza di “Soluzione decisiva” per il lavoro in Italia non è certo chi scrive, ma un giorno sì e l’altro pure il primo ministro Matteo Renzi, i ministri e rappresentanti del governo e i “cantori” del “Cambiaverso” e del “Dai, che ce la facciamo”.

Vorrei ricordare che è l’Economia che deve ripartire per far ripartire il lavoro in Italia e, per stare ai fatti, si registra invece una ennesima bocciatura che gli stessi dati danno alla Riforma del lavoro.

E questi dati li leggono anche all’estero. Dalle pagine del New York Times, Catherine Evans registra quanto i numeri decretino risultati a dir poco deludenti; i contratti crescono, ma soprattutto quelli a tempo determinato, anche perché ulteriormente liberalizzati; il tasso di occupazione, attraverso la forza lavoro effettiva ad ottobre è continuato a calare con 39.000 lavoratori in meno, senza contare i 45.000 svaniti a settembre.

Lo sblocco di un ulteriore pezzo dell’articolo 18 non ha dato alcun risultato utile, ossia quello che la “vulgata governativa” (ma 2 anni fa Renzi la pensava diversamente, in piena campagna elettorale per la segreteria Pd) considerava come il tappo alle assunzioni, la liberalizzazione del licenziamento, produce sole 2.000 nuove assunzioni a “tutele crescenti”.

In definitiva le aziende preferiscono, trasformare i vecchi contratti a termine, piuttosto che investire nell’assunzione di giovani, senza contare che mai come adesso, tra bonus assunzionali e sgravi delle conseguenze da futuri licenziamenti, l’assunzione a “tutele crescenti” risulta particolarmente attrattiva per le aziende.

In questo quadro bisogna aggrapparsi disperatamente alle buone notizie; e queste meritano di essere evidenziate e pubblicizzate.

Il bonus Giovani Genitori, sbloccato grazie al messaggio Inps n. 7376/2015, ristabilisce l’agevolazione che il datore di lavoro può usufruire per l’assunzione di giovani genitori, lavoratori di età fino a 35 anni; agevolazione che vede l’introduzione di due novità: riconoscimento anche in caso di stabilizzazione di precedenti rapporti (anche co.co.co e a progetto) e la cumulabilità con altri incentivi e sgravi.

Per godere di questo beneficio, i lavoratori dovranno iscriversi alla Banca Dati del sito internet del Ministero della Gioventù, per rendere possibile l’utilizzo di un bonus di 5.000 euro per la propria assunzione, fino ad un limite massimo di 5 assunzioni per datore di lavoro; inoltre, come è espresso nello stesso messaggio Inps, vi si può accedere anche attraverso il sito Inps seguendo il percorso “Servizi on line” – “Accedi ai servizi“ – ”Servizi per il cittadino”, autenticazione con codice fiscale e Pin – ”Fascicolo previdenziale del cittadino” – ”Comunicazioni telematiche” – ”Invio comunicazioni” ”Iscrizione banca dati giovani genitori”.

Il bonus si assocerà in sostanza all’assunzione di giovani, genitori di figli minori legittimi, naturali o adottivi, ovvero, affidatari di minori; i giovani dovranno essere disoccupati ovvero essere occupati con rapporto non a tempo indeterminato oppure essere titolari di un contratto di collaborazione coordinata e continuativa; è consentito l’uso del bonus anche nel caso di trasformazione del preesistente rapporto di lavoro a termine o della collaborazione.