Lavoro. Fondo Autoimprenditorialità finanzia giovani e donne

di Giulio Mitolo
Pubblicato il 18 Gennaio 2016 - 06:46 OLTRE 6 MESI FA
Lavoro. Fondo Autoimprenditorialità finanzia giovani e donne

Giulio Mitolo spiega come si può diventare imprenditori con un aiuto dal Fondo Autoimprenditorialità

ROMA – Lavoro: trovarlo non è facile, la crescita dell’occupazione arranca ma le opportunità ci sono.

L’occupazione in Italia non cresce ai ritmi roboanti raccontati dal Premier Matteo Renzi, anzi.

Il Bollettino BCE, attraverso la relazione di Mario Draghi, ci racconta di un andamento lento che vede l’Italia marciare piuttosto a rilento, posizionandosi in termini di crescita di lavoro e occupazione persino dietro la Grecia e con un aumento prevalente di posti di lavoro “precari”, nonostante la decontribuzione fiscale del contratto a “tutele crescenti”.

Le imprese non assumono, perché prevale un sostanziale scetticismo sulle prospettive di ripresa e la prudenza sui reali effetti della politica economica e fiscale italiana suggerisce un cauto ottimismo nell’assumere nuovo personale; anche per questo i giovani si orientano sempre di più su mestieri e professioni che premiano l’autonomia e la intraprendenza nelle attività lavorative e nelle iniziative di progetto e di impresa.

Ed è su questo quadro che può risultare utile l’opportunità riproposta da Invitalia di un Fondo denominato Autoimprenditorialità: i giovani imprenditori e le donne che vogliono avviare imprese micro o medie, potranno accedere ai 50 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico,

I progetti di impresa finanziabili possono arrivare sino a 1,5 milioni di euro e possono essere presentati da imprese partecipate in prevalenza da donne o da giovani tra i 18 e i 35 anni, costruite in forma di società da non più di 12 mesi rispetto alla data di presentazione della domanda.

L’oggetto delle attività finanziabile spazia dalla produzione di beni dei settore dell’industria, artigianato, commercio, beni e servizi del turismo, trasformazione di prodotti agricoli, e della produzione propedeutica alla fornitura di servizi alle imprese e alle persone; occhio di riguardo è dato in particolare alle iniziative turistico-culturali e all’innovazione sociale.

La domanda può essere inviata dal 13 gennaio 2016 esclusivamente online, attraverso la piattaforma informatica di Invitalia; le modalità di presentazione, i dettagli sugli incentivi e i criteri di valutazione sono descritti nella Circolare del Ministero dello Sviluppo Economico del 9 ottobre 2015  (con successiva Circolare del 28 ottobre 2015, il Ministero ha introdotto una rettifica sulle immobilizzazioni materiali e immateriali).

La proposta di finanziamento delle iniziative progettuali non prevederà graduatorie, né click-day (ossia un preciso tempo, in giorno ed ora dal quale inviare la proposta), poiché le domande verranno esaminate in base all’ordine cronologico di presentazione; dopo la  verifica formale, è prevista una valutazione di merito con un colloquio da sostenere con gli esperti di Invitalia.

L’incentivazione si sostanzia in un mutuo agevolato a tasso zero, a copertura massima del 75 % dell’investimento ammesso con la restituzione fino ad un massimo di 8 anni a decorrere dall’erogazione dell’ultima quota a saldo del finanziamento concesso e con rate semestrali costanti posticipate, scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno.

Il finanziamento agevolato è assistito dalle garanzie previste dal codice civile acquisibili nell’ambito degli investimenti da realizzare, per un valore non superiore all’importo del finanziamento concesso e che prevedano un apporto da parte dei soci di mezzi propri, ovvero un finanziamento esterno non agevolato pari ad almeno il 25% dell’investimento ammesso; l’operazione sarà realizzabile ed è valida su tutto il territorio nazionale.

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