Arabia Saudita. Il successore di re Abdullah, Salman, sovrano a 80 anni

Licinio Germini
Pubblicato il 23 Gennaio 2015 - 09:11 OLTRE 6 MESI FA
Il nuovo re saudita Salman Abdul Aziz al Saud

Il nuovo re saudita Salman Abdul Aziz al Saud

LIBANO, BEIRUT – L’Arabia Saudita ha annunciato la scomparsa a 91 anni del suo sovrano Abdullah, cruciale alleato degli Stati Uniti, e a stretto giro anche l’ascesa al trono del suo successore, il principe ereditario Salman Abdul Aziz al Saud, suo fratellastro e come lui uno dei tanti figli del fondatore del regno, Abdul Aziz al Saud, che porta il suo nome.

Il principe Salman e’ anziano, ha quasi 80 anni, ma ha ottimi rapporti e contatti con le tante tribu’ del Paese e decenni di esperienza di governo, essendo stato sin dai primi anni ’60 governatore della regione di Riad, la capitale, che sotto la sua guida e’ divenuta una metropoli, con decine di grattacieli e dove vivono quattro dei circa venti milioni di abitanti dell’Arabia Saudita.

Ha fama di avere buone capacita’ diplomatiche, ma anche di saper usare le maniere forti. Ad esempio viene ricordato il fatto che nel 2011 ha ordinato un’azione contro i mendicati di Riad, facendo deportare quelli stranieri e costringendo quelli sauditi a seguire un corso di riabilitazione organizzato dal ministero degli affari sociali. Proprio dal 2011 e’ stato inoltre ministro della difesa e ha svolto un ruolo chiave nell’adesione del suo Paese alla coalizione internazionale anti-Isis guidata dagli Usa, con i caccia sauditi che bombardano postazioni jihadiste in Siria.

La sua salute desta qualche preoccupazione, avendo avuto un ictus che gli ha lasciato qualche problema di mobilita’ al braccio sinistro. Tuttavia, dovrebbe essere in grado di garantire una transizione senza scossoni. E’ considerato un conservatore, ma anche un mediatore. Gia’ nel 2007, dunque ben prima che nel 2012 venisse nominato principe ereditario, un memo dell’ambasciata Usa a Riad affermava che la grande famiglia reale, che conta circa 5.000 principi, lo considera come “un punto di riferimento” per la soluzione di dispute interne.

Un elemento molto importante, per un principe che si accinge a prendere in mano le leve del potere assoluto in un Paese che dispone del 20 per cento delle riserve mondiali di petrolio, che ha al suo interno i luoghi piu’ sacri dell’Islam e che dovra’ inevitabilmente concedere delle riforme politiche, per consentire ad uno dei Paesi piu’ tradizionalisti al mondo di poter far fronte a sfide internazionali e regionali sempre piu’ complesse.

Il vicepresidente americano Joe Biden guidera’ la delegazione che nei prossimi giorni andra’ in Arabia Saudita per rendere omaggio al re Abdullah, morto a 91 anni, alla famiglia e alla nazione. Lo rende noto la Casa Bianca. “La morte di re Abdullah e’ una grande perdita per il Paese”, ha detto Biden. “E’ difficile distinguerlo dall’Arabia Saudita stessa. Nel corso di molti decenni ha svolto un ruolo fuori misura nella costruzione del suo Paese”.

”Negli anni, ho imparato a conoscere re Abdullah. Ho sempre apprezzato la sua franchezza, il suo senso della storia, il suo orgoglio negli sforzi per far avanzare il Paese e la sua incrollabile fede nei rapporti Usa-Arabia Saudita”, ha aggiunto il vicepresidente.

Quotazioni del petrolio in rialzo dopo la morte di Re Abdullah, sovrano dell’Arabia saudita, principale produttore tra i paesi Opec: i contratti sul greggio Wti con scadenza a marzo salgono 47,76 dollari al barile, il Brent a 49,80 dollari.

I funerali di re Abdullah Si terranno venerdi nella capitale Riyadh, nella grande moschea intitolata all’imam Turki bin Abdullah,a quanto informa la rete Al Arabiya.