Usa. Se ne va dalla Casa Bianca il ”Sancta Sanctorum” di Barack Obama

Licinio Germini
Pubblicato il 6 Febbraio 2015 - 10:36 OLTRE 6 MESI FA
Barack Obama

Barack Obama

USA, WASHINGTON – I fidati e abili ”cervelli” che per anni hano circondato Barack Obama alla Casa Bianca e non solo se ne stano andando verso altri lidi costrigendo il pesidente a sostituirli con scelte non facili. Insomma, come scrive il Washington Post, la Casa Bianca sta perdendo i pezzi di una organizzazione che, nel bene e nel male, per il Commander in Chief è stata indispensabile.

Se ne va il ”sancta santorum” del presidente, i collaboratori e amici più fidati, quelli che lo hanno accompagnato fin da prima del trionfo del 2008, un ”cerchio magico” che va oramai scomparendo. Tanto che alla Casa Bianca si parla della fine di un’era.

Le ultime due illustri defezioni sono quelle del primo consigliere Dan Pfeiffer e della responsabile per la comunicazione Jennifer Palmieri. Quest’ultima arruolata da Hillary Clinton, che sta lavorando alla squadra in vista della discesa in campo per le presidenziali del 2016.

Squadra di cui farà parte anche un altro intimo collaboratore di Obama, John Podesta, da anni nella cerchia dei consiglieri sempre al fianco del presidente. Pfeiffer – che era succeduto ad un altro fedelissimo di Obama, David Axelrod – dovrebbe lasciare entro marzo. Il suo è un addio di quelli pesantissimi, che non possono non lasciare il segno.

Come fu per l’uscita di scena non solo di Axelrod, ma anche dell’ex braccio destro Rahm Emanuel, oggi sindaco di Chicago, o dell’ex vice capo dello staff della Casa Bianca Jim Messina. O ancora dell’ex portavoce del Consiglio di sicurezza Tommy Vietor, passando per l’ex assistente personale di Obama Reggie Love, ex giocatore di basket e compagno di tante partite col presidente.

Si tratta di quel gruppo di persone che in molti casi sono state al fianco di Obama da quando era senatore, gli artefici e i protagonisti nel 2008 e nel 2012 dei trionfi del primo presidente afroamericano nella storia degli Stati Uniti. Tra questi Pfeiffer è sempre stato uno dei principali strateghi politici di Obama. E la fine della sua esperienza alla Casa Bianca segna una svolta. E costringe ancora una volta il presidente a riempire una casella importante col rischio di vedere ancor più indebolito il suo staff. Questo nel momento più difficile dei suoi due mandati, quello in cui deve confrontarsi con un Congresso finito nelle mani della destra e in cui gli rimane poco tempo per realizzare il più possibile la sua agenda.

A Obama, dunque, non resta che la speranza di fare le scelte giuste nella sostituzione dei suoi più stretti collaboratori, quelli che lo accompagneranno negli ultimi due anni alla Casa Bianca. Un periodo in cui si circonderà soprattutto dei superstiti del vecchio gruppo, la cui fedeltà e affidabilità sono fuori discussione: dal capo dello staff presidenziale Denis McDonough, allo stratega David Plouffe, alla consigliera e confidente Valerie Jarret. Oltre naturalmente alla first lady Michelle, che in molti descrivono sempre più attiva nelle stanze che contano della Casa Bianca.