Renzi e Grillo: due treni contro. Crash a maggio, per ora si fa male M5S Express

di Lucio Fero
Pubblicato il 27 Febbraio 2014 - 14:37 OLTRE 6 MESI FA
Renzi e Grillo: due treni contro. Crash a maggio, per ora si fa male M5S Express

Renzi e Grillo: due treni contro. Crash a maggio, per ora si fa male M5S Express

ROMA – Ricordate lo streaming, l’ultimo streaming, quello con Beppe Grillo che a Renzi fa “Un minuto non te lo do, con gioia, grandissima gioia ti dico che neanche ti sento”? Il giorno dopo due su tre dicevano: “Comunque la pensi, ha vinto Grillo”. Due su tre di quelli che incontri per strada o al bar davano la vittoria a Grillo e il terzo al massimo dava un pareggio. Per il pubblico dello spettacolo, anzi per la platea del round aveva vinto il pugile più determinato e cattivo, Grillo appunto. Per il pubblico appunto…

Perché la vittoria di Grillo su Renzi nello streaming-show è tanto indiscussa quanto non trasferibile e utilizzabile fuori dallo show. Mentre vinceva nei “trailers” della campagna elettorale per il voto europeo del 25 maggio, Grillo perdeva sul piano della politica. Grillo se ne frega della politica, quindi probabilmente neanche si accorgerà di dove e quanto ha perso. Ma è stata, è una brutta botta, una sconfitta secca. Il combinato disposto tra vittoria in campagna elettorale, sulla scena-show della raccolta del consenso e sconfitta in azione politica di governo od opposizione che sia, fa di Grillo e di M5S sempre più una cosa genuinamente italiana, anzi alquanto italiota: grandi e appassionanti chiacchiere che per restare grandi e appassionanti devono evitare come la peste il contatto con la realtà. Guarda caso quel che è successo a Berlusconi e a Bossi, sta accadendo a Grillo e potrebbe accadere a Renzi.

Dove la sconfitta politica di Grillo? I pianti, le lacrime, le accuse reciproche. I “traditori”, i “fascisti”, i “lo fanno solo per i ventimila euro”, il “è un bugiardo lui anche sui soldi”…La sconfitta politica è la scoperta in pubblico e in piazza come M5S, come il Pdl, come il Pd , come ogni altra forza e partito politico è fatto di uomini e donne in carne, ossa e cervello e che possono dividersi, allontanarsi, combattersi. Altro che mito del tutti “cittadini dove uno vale uno”. Ci sono due che valgono di più e questo non sarebbe certo uno scandalo, ma c’è l’idea dei due al vertice di M5s per cui uno vale l’altro se riferito a tutti gli altri.

La sconfitta politica non è tanto nelle espulsioni, negli addii che seguiranno e ingrosseranno. Qui potrebbe ancora far argine il Grillo gradasso: “Meglio meno ma buoni”. La sconfitta politica è nell’omologazione sotto gli occhi di tutti del mitico Movimento a un partito di umani come tutti gli altri. E la sconfitta politica è anche nella riduzione di tutto l’esistere di M5S a un solo obiettivo: non contaminarsi, sta fuori dal lazzaretto Repubblica Italiana, non aver contatto con gli appestati, assegnare a se stessi un lavoro più da monatti (quelli che raccoglievano i cadaveri durante le pestilenze) che da medici.

Ma è proprio sulla inesorabilità della “peste” che Grillo punta. Per questo non può che espellere chi volesse anche solo portar medicine in città. La “città” , la cosa pubblica sono per Grillo cosa altrui e città da abbattere. E’ logico che cacci chi ha criticato il suo rifiuto sprezzante anche solo di riconoscere la pestilenza come comune nemico. Grillo e Casaleggio puntano e scommettono sull’altrui fallimento e catastrofe. E oggi altrui vuol dire Matteo Renzi.

I due sono come treni lanciati l’un contro l’altro sullo stesso binario. Impatto frontale fissato il 25 maggio alle elezioni europee. Cacciando ed espellendo, mentre celebrava il rito del durissimo e purissimo tagliatore di teste da epurare, mentre ghigliottinava (già, mica solo la Boldrini…), Grillo non a caso diceva: “Vinceremo le europee”. E poche ore prima Raffaele Fico aveva detto “Alle europee l’asticella M5S è un voto più del Pd”. Sconto frontale, nemici diretti. O Grillo o Renzi, così la mette M5S. E così la gioca anche Renzi: al primo accelerare dei due treni l’un contro l’altro lanciati si è fatto male M5S Express, un vagoncino staccato, tanto stridore di lamiere e vernice lucida già molto graffiata e staccata.

Al primo accelerare…la corsa di Grillo è a prender voti e, non sembri paradossale, nell’Italia di oggi una sconfitta politica può anche essere premiata elettoralmente. Insomma dentro e dopo lo streaming Grillo ha perso la partita politica ma forse ha perfino guadagnato voti, forse. Simmetricamente Renzi la politica ce l’ha, eccome se ce l’ha. E’ i voti che deve prendere. Renzi e Grillo, due treni contro e qualcuno nel crash di maggio si farà molto, molto male.