Grillo attacca Benigni sui soldi. Comici pagati? Il bue e l’asino…

di Lucio Fero
Pubblicato il 29 Agosto 2012 - 14:00 OLTRE 6 MESI FA
Beppe Grillo (Lapresse)

ROMA- Beppe Grillo attacca Roberto Benigni sui soldi, sui “cachet”, cioè sulle retribuzioni che artisti, cantanti e comici in  particolare percepiscono per le loro serate. L’ex comico genovese diffida molto dell’attuale comico toscano e infatti Grillo domanda e si domanda se siano gratuite o pagate le serate che Benigni dedica al Pd e alla sua Festa nazionale. Sul suo blog Grillo si risponde: “domande nel vento”, alludendo alla impossibilità di sapere davvero e ammiccando al tanto denaro pubblico e privato che arriva o arriverebbe al partito di Bersani e quindi, per proprietà transitiva, anche a Roberto Benigni. Perché, par di capire, l’argomento di Grillo è che i comici non fanno nulla gratis quando si occupano di politica.

E così senza accorgersene, ultimamente è un po’ distratto o forse più noncurante del solito, Beppe Grillo incorre nell’antica figura descritta dalla saggezza popolare del “bue che dava del cornuto all’asino”. Beppe Grillo con la sua capacità comica, con la sua professione e il suo mestiere, con la sua bravura di comico ci ha fatto i soldi e raggiunta l’agiatezza economica. Non è un peccato, è un merito. Che a Grillo va riconosciuto e non rinfacciato. Ma quando è proprio Grillo a dichiarare, sermonare dal blog-pulpito che il denaro è sterco del diavolo e che Benigni Roberto è persona di cui diffidare perché come artista è comico si fa pagare, allora è più che lecito pensare che da quel pulpito-blog almeno stavolta più che “domande nel vento” si sia stata lanciata merda nel ventilatore. E che, come sempre avviene in questi casi, sia abbondantemente rimasta attaccata alle mani del lanciatore.

Qualcuno nel Pd ha detto di Grillo: “un milionario in pantofole”. E’ stato un cattivo argomentare, una dichiarazione stizzosa. Ma se Grillo se ne va in giro a dire che Bersani lo paga Riva, quello che inquina Taranto con l’Ilva e che Benigni scherza e gioca anche con Grillo perché Bersani gli paga la serata, allora ci risiamo: c’è in giro qualcuno che si sente “unto” dalla verità, dalla missione e dal signore. E il fatto che siano moltissimi quelli che credono sia arrivato il nuovo vate non cambia la natura meschino-mistica della vicenda.