Berlusconi: al posto dell’Imu tassa alcol. 24 mld, una birra costerà 50 euro?

di Lucio Fero
Pubblicato il 18 Dicembre 2012 - 16:46 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi: al posto dell’Imu tassa alcol. 24 mld, una birra costerà 50 euro?

ROMA – Quasi inosservata passa una delle ultime dichiarazioni programmatiche di Silvio Berlusconi. L’avrà fatta a Canale 5 da Barbara D’Urso, o a Rete 4, durante Quinta Colonna di Paolo Del Debbio o a Porta a Porta da Bruno Vespa? La mente si confonde perché il Berlusconi televisivo è un “rullo” di cui fatichi a distinguere l’uno dall’altro i vari giri sul medesimo asse. Ma la proposta di programma, l’impegno di governo, il patto con il popolo passa quasi inosservato e questo non è giusto. Ecco dunque, parola per parola, la soluzione che Berlusconi offre a voi che avete appena pagato il saldo Imu. Votate Berlusconi e…

“Al primo punto del nostro programma ci sarà l’immediata abolizione dell’Imu. E’ già pronto un progetto di legge con quattro misure che compensano i soldi che i Comuni non prenderanno. Ci saranno piccole maggiorazioni su birre e alcolici”. Piccole maggiorazioni? L’Imu, lo abbiamo appena saputo, vale tra i 23 e i 24 miliardi di euro nel 2012. Andati per quest’anno in parte allo Stato e in parte ai Comuni. Media a famiglia di circa 1.200 euro. Per recuperare con una tassa sull’alcol 23/24 miliardi e circa 1200 euro a famiglia su base annua a quanto la mette una birra Berlusconi? A cinquanta euro a bottiglietta. E il vino a cento euro?

Ma, si sa, Berlusconi on va preso alla lettera e neanche sul serio. Come Bossi quando dice che ora “richiama quelli coi fucili”. Bossi non conta più nulla, Berlusconi invece potrebbe essere candidato premier del Pdl e potrebbe essere votato da un italiano su cinque, forse anche qualcosina in più. Eppure non gli si chiede di essere non dico serio ma neanche un po’ men che grottesco. Lo si considera parte del panorama italiano uno che dice che recupera 23/24 miliardi con “piccole maggiorazioni su tasse e alcolici”. Come si fa con un clown che gira con le scarpe cinque volte più lunghe dei piedi, Berlusconi lo si invita ad altri giri di pista. In qualsiasi circo, in qualsiasi televisione, non solo quelle di sua proprietà. Pare adesso stia trattando con Michele Santoro il grande doppio show.

Non è l’unico con il naso finto a girare in campagna elettorale, altre “maschere italiane” son pronte alla recita: il magistrato vendicatore che fin da piccolo voleva fare Zorro però la prima lettera del cognome Ingroia fa I e si accontenterà, il sognatore-governatore per il quale la politica è comunione ed estasi oppure non è, quel Vendola cui mai mancano e sempre abbondano chiacchiere e distintivi, il comico che parola sua non sa cosa è diventato, il Grillo che confessa di non sapere più se ora è un comico, un leader o Gesù. La Russa che ricompone col pongo la destra, quella anti Monti comunque sicuramente alleata con la destra pro Monti altrimenti non si becca un seggio in Parlamento e Storace il più bullo del reame e Fini il senza casa e….Una grande compagnia di teatro, con circo a sei piste, avanspettacolo, spettacolo, donna cannone e donna barbuta e uomo gomma. Ma Berlusconi non si batte, lui è impresario, paga. E anche pubblico, paga chi applaude. E grande interprete: da quasi venti anni tiene in cartellone Il Gran Bugiardo e più o meno riempie sempre il teatro.