Complotto anti Italia svelato: magistrati, politici, elettori

di Lucio Fero
Pubblicato il 5 Febbraio 2013 - 14:47 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – C ‘è un complotto, evidente, palese, sfacciato. Un complotto per riportare incatenata l’Italia sotto il potere e la frusta del grande, grandissimo capitale finanziario e farne una succursale obbediente e remissiva del Grande Governo Mondiale delle Banche, in sigla GGMB, impronunciabile e così voluta per segretezza mista a snobismo. Un complotto il cui scopo è allestire e mettere in scena la menzogna di un paese che ripudia i suoi debiti e rifiuta le sue tasse. Un complotto che non disdegna alcun mezzo per raggiungere il fine: pur di propalare la falsa immagine di un paese che si smonta e si sgretola per sua consapevole e cocciuta scelta i complottisti-complottatori riempiono i giornali con false notizie.

Non può che essere falsa la notizia della corsa dei magistrati a chi “la indaga più grossa”. Figurarsi se può davvero accadere che la Procura di Trani dichiara guerra senza quartiere alla finanza mondiale. E su Mps? Una Procura dice: indago io. L’altra risponde: vengo anch’io. La terza Procura fa sapere: voi indagate su Monte Paschi? Allora io indago sulle altre banche, quali? Quelle più grosse. Si ode una voce in sottofondo di Procura: e se io indagassi su Bankitalia? Allora qualcuno in altra Procura fa sapere con goia: indaghiamo su tutto il cucuzzaro bancario! Chi la racconta così l’attività delle Procure italiane intorno a Mps, il loro affollarsi, spintonarsi e sgomitarsi? Ovvio, un’altra Procura. E così il progetto dinamitardo del complotto prende forma e corpo: viene raccontata la falsa notizia che in Italia c’è una legge per ogni Procura e che i magistrati italiani non sono mica come re Salomone, loro con la spada della giustizia il bambino conteso tra le due mamme lo tagliano a fette senza esitare e anche con un po’ di gusto. Così stanno facendo con l’Ilva, figurarsi quanto si divertono con le banche. Ma ovviamente son false notizie…

Messe in giro da giornali che devono essere altrettanto falsi. Solo frutto di un complotto anti nazionale e denigratorio possono essere giornali che un giorno trovano la tangente ad due miliardi di euro, due miliardi! E il giorno dopo se la perdono la tangente da due miliardi due come fosse una monetina sfuggita e persa dalle tasche della cronaca. Solo un complotto anti Italia può andare a raccontare all’estero la favola di giornali italiani che senza uno straccio di fatti e prove, per istinto e riflesso condizionato di “azzanno” processano e condannano Bankitalia di ieri e di oggi. Perché? Perché Tremonti odia Draghi, Tremonti sta con Maroni, Maroni sta con Berlusconi quindi ci sarebbero giornali cui questo basta e avanza. Ma figuriamoci se si può inventare un paese così dove buona parte dell’informazione non fa il cane da guardia del potere ma fa invece i cani da sbrano dei potenti, nel senso che sbranano quelli che i loro padroni indicano. Anzi, neanche se li fanno indicare, sbranano o meglio ringhiosamente sbavano per vocazione e professione. E l’altra informazione, insomma i più? Coprono con una finta neutralità una sostanziale incompetenza. Incompetenza scelta come abito professionale, non sia mai un giornalista si assuma la responsabilità di sapere e verificare qualcosa in proprio. E se qualcuno lo consiglia in tal senso, tutti pronti a dire, a gridare: “Non si tocca la libertà di stampa!”. No, un paese così solo un complotto anti Italia se lo può inventare.

Magistrati, giornalisti…i politici immischiati nel complotto li abbiamo lasciati per ultimi o quasi. Ce n’è uno che in giro a dire che se non si fa come dice lui, allora caccia la Germania e la Merkel dall’euro oppure dall’euro se ne va lui, a piacere. E’ lo stesso che ha firmato gli impegni con l’euro e la Merkel e tutta l’Europa quando era al governo, li ha firmati altrimenti l’Italia chiudeva bottega. E’ sempre lo stesso che va in giro a dire che, votando per lui, da primavera prossima rifiorisce la stagione del “non ti pago”, non l’Imu e neanche le tasse, arriva condono. Ce n’è un altro che va in giro a dire che lui se ne sbatte dell’Europa, dell’euro e di tutti quelli che non sono collegati con il suo blog, e anche con il suo ombelico. Che dice che arriva e apre “Il Parlamento come una scatoletta di tonno…”. Ce n’è un altro ancora che racconta che in Italia “le intercettazioni vengono usate a fini politici ma in fondo è un bene”, uno sicuro di essere il Bene incaricato di incarcerare il Male. Tre così non possono esistere davvero. Esistessero davvero farebbero fuggire a gambe levate dall’Italia investimenti, risparmi, lavoro. Proprio quello che vuole e si prefigge il complotto. I veri Berlusconi, Grillo e Ingroia smascherino i loro sosia-impostori che la propaganda del complotto propala.

Figurarsi se può esistere davvero sotto elezioni un paese dove il possibile presidente del Consiglio più affidabile è uno che “una parola è poca e due sono troppe” perché dovesse infilare una frase elettorale e di governo completa il suo elettorato a placche dà vita a un sussulto tettonico. Quel Bersani che non dice una parola chiara su tasse, spesa, pensioni e lavoro è una caricatura del reale, ancora una volta un fotomontaggio del complotto anti Italia. E poi ma davvero esiste quel Mario Monti che fino a ieri faceva il dottore severo ma giusto, quello che ti fa piangere ma ti salva la vita e oggi fa il chirurgo pietoso, l’infermiere soccorrevole, il primario che ti rassicura e tu subito capisci dalle sue assicurazioni che la situazione, la tua situazione, è grave? Altra contraffazione degli autori del complotto.

Così come devono essere contraffatti i sondaggi e le aspettative di voto. Metà e passa degli italiani che esplicitamente votano contro l’Europa, l’euro, i debiti, il debito, le tasse, lo Stato? Trenta per cento e passa a Berlusconi e soci, 15 e passa a Grillo, 5 a Ingroia…Metà e passa e forse più degli italiani affascinati dall’idea di rientrare di un esborso medio di neanche 300 euro a famiglia, l’Imu prima casa, e sordi all’idea di usare tutti i soldi possibili per creare lavoro? Un’opinione pubblica affascinata e tentata dal “trattamento olgettine”, solo che quelle signore e signorine prendono 2.500 euro al mese, la famiglia media italiana si accontenterebbe di 25?

Metà abbondante del paese che vuole esenzioni e sovvenzioni, non c’è infatti un capo di qualsiasi cosa in questo paese che non inizi e concluda con un “ci mancano fondi e risorse”, mai uno che dica cosa ha inventato e prodotto con fondi e risorse avuti finora e con quelli che gli sono rimasti? Metà abbondante del paese che non vuole responsabilità, neanche quella, men che mai quella di cambiare un sistema che da quasi venti anni non produce più ricchezza ma solo incrociati rancori di corporazioni? Un paese immobile a far la guardia ciascuno della sua “roba”? Un paese dove il più affidabile a governare è quel Bersani che vuole spendere subito 7,5 miliardi per risanare scuole e ospedali mettendoli in mano al peggio del peggior ceto politico mai visto, i governi locali? Quel Bersani, il più affidabile del bigoncio, cui tira la giacca non Vendola ma la Camusso e la Cgil che vogliono 200mila assunzioni di impiegati pubblici?

Un paese così è solo il frutto malato del complotto. Complotto che va svelato, bisogna avvertire tutti quelli che nel mondo apprendono false notizie dall’Italia. Se non fosse un complotto, se fossero magistrati, giornalisti, politici, candidati premier ed elettori veri, allora ci sarebbe da tenersi lontani da un paese così, non metterci dentro né un euro né un dollaro e neanche un soldino cinese o indiano. Giunge drammatica notizia in queste ore che nel resto del mondo se ne stanno accorgendo. Di che? Finalmente del complotto anti Italia? No, pare si siano accorti che non è un c0mplotto o che, se lo è, è perfettamente riuscito: il primo complotto al mondo di un paese contro se stesso.