Sciogliere l’euro o le Regioni? L’ardua sentenza neanche ai posteri

di Lucio Fero
Pubblicato il 19 Luglio 2012 - 15:39 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Angela Merkel dice che non è “sicura che il progetto europeo vada a finire bene”. Il Fmi di Christine Lagarde fa sapere che “i legami negativi tra le finanze statali, le banche e l’economia reale sono più forti che mai”. Insomma comunicano che sarebbe un guaio grosso come due case e non solo una, ma che l’euro si può anche sciogliere perché drammaticamente nessuno potrebbe riuscire alla fine ad annodare insieme politica, governi, elettorati, debiti, Pil, tasse e spread. Qualcuno particolarmente pessimista aggiunge, anzi azzarda una data per l’inizio del processo di scioglimento: quel giorno di metà settembre in cui la Corte Costituzionale Federale tedesca deciderà se è legale, se è “tedesco o no che la Germania sottoscriva accordi di mutuo soccorso finanziario con gli altri paesi dell’Unione europea.

Il presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo dice: “Se vogliono che licenzi qualcuno vadano a morire ammazzati”. Il presidente della Regione Lazio ha fatto sapere: “Non metterò mai la firma sotto atti che tolgano lo stipendio”. Insomma comunicano che le Regioni, tutelate dalla Costituzione italiana non hanno alcuna intenzione di smettere di gestire, distribuire, assegnare posti di lavoro pubblici. Che lo facciano nel torto di una gestione clientelare, irresponsabile e finanziariamente insolente o nel giusto di libere scelte di spesa, oculata amministrazione e utilizzo sociale del denaro pubblico, comunque lo fanno: dicono che loro, le Costituzionali Regioni italiane, continueranno a creare occupazione, anche e soprattutto a debito. (Per la cronaca analogo problema lo ha la Spagna con le sue Regioni).

Quindi, sciogliere l’euro o le Regioni? E quale dei due si scioglie per primo? Domanda sul filo del paradosso? Perché invece quella che chiede quale sia la colla che tiene insieme e annodati sia l’euro che gli uffici stipendi delle Regioni italiane è una domanda realistica? Quali dei due è il vero paradosso?