Legge cancella soldi a politici. Sì?! Avete già votato No. Ora bis voucher

di Lucio Fero
Pubblicato il 9 Gennaio 2017 - 10:46 OLTRE 6 MESI FA
Legge cancella soldi a politici. Sì?! Avete già votato No. Ora bis voucher

Legge cancella soldi a politici. Sì?! Avete già votato No. Ora bis voucher

ROMA – Una legge, c’era una volta una legge…Ma non è una favola. C’era una volta una legge che diceva, testualmente diceva: “Non possono essere corrisposti rimborsi o analoghi trasferimenti monetari a favore di gruppi politici presenti nei Consigli Regionali”.

I gruppi nei Consigli Regionali e i soldi pubblici che si auto assegnano e intascano, sì, quella storia lì, anzi quelle storie lì per cui su mille e cento circa consiglieri regionali (tanti sono in Italia) la metà era finita sotto indagine della magistratura per spreco e malversazione. Sì, quelle storie che hanno attraversato e riguardato tutte le Regioni, meglio tutte le Assemblee regionali, dove i consiglieri finanziavano a spese della collettività spese appunto che dovevano essere per “attività politica” e pagavano invece acquisti e consumi, anche privati e personali, di ogni genere.

C’era una legge che cancellava i soldi pubblici ai gruppi politici nei Consigli Regionali (che con questi soldi ci facevano quel che loro pareva). E la legge venne sottoposta al giudizio del popolo. E il popolo che non ne poteva più dei politici, delle caste, dello spreco del denaro pubblico che fece? Che fareste voi di fronte a una legge che cancella i soldi ai politici delle Regioni? La approvereste, direste finalmente? Sì, davvero?

Peccato, avete già votato e in tantissimi per abolire non i soldi ai gruppi politici ma la legge che li aboliva. E avete votato anche in tantissimi perché gli stipendi dei Consiglieri Regionali se li stabiliscano loro da soli e quindi continuino a viaggiare intorno ai 10 mila netti. La legge che avete abolito li legava e fissava allo stipendio del sindaco che è più basso. Avete votato contro questo limite e per lo stipendio alto, altissimo del Consiglieri Regionali.

In fiduciosa attesa del vostro voto e dal vostro voto rinfrancati, i politici dei e nei Consigli Regionali si sono sentiti incoraggiati. Sapete quanti “gruppi” ci sono nelle Assemblee composti da un solo (uno di numero!) consigliere? Sergio Rizzo sul Corriere della Sera li ha contati: 62! Per 62 volte nei Consigli Regionali d’Italia accade che il gruppo politico prevede un consigliere presidente di se stesso.

Perché, a che serve? Un gruppo prende soldi, assume gente. Non vi piace la furbata di dividersi in gruppi in modo da moltiplicare la torta del denaro pubblico da consumare? Non vi piace che i politici moltiplichino le spugne che assorbono il vostro denaro, il denaro pubblico? Peccato, avete già votato in tantissimi perché lo possano fare, continuare a fare e ora con il timbro della volontà popolare espressa mediante voto.

Avete voi anti caste votato in tantissimi e con tanto entusiasmo perché la Casta delle Regioni e delle Province restino e restino grasse. E non sembra che abbiate imparato molto da questa eterogenesi dei fini (dal fatto che avete ottenuto il contrario di quel che credevate di ottenere).

Adesso gira un altro referendum, quello contro i voucher promosso e voluto dalla Cgil. Niente meno che 3,3 milioni di firme a sostegno. Pare siate pronti per via di un voto a fare il bis. A votare contro i voucher, il jobs act, cioè vi dicono e siete certi, a votare contro il lavoro nero.

Se e quando lo farete, farete appunto il bis del referendum di dicembre. Votavate sicuri contro le caste e alle caste avete dato sicurezza e soldi. Potreste votare contro il lavoro nero e favorirlo, rafforzarlo, rimpinzarlo. Perché i voucher limitano il lavoro nero, consentono, anzi obbligano a pagare in chiaro i lavori piccoli e saltuari, obbligano a versare contributi. Abolisci i voucher e al loro posto torna più forte di prima il lavoro nero.

Ma la Cgil dice e moltissimi con entusiasmo dicono che se abolisci i voucher ti assumono e se abolisci il jobs act ti assumono di più e non ti licenziano mai più. E’ una bugia, e nemmeno pietosa. E’ una bugia e siete in tanti che state per votarla con entusiasmo. Dopo il prossimo referendum si potrà raccontare: c’era una volta una legge che faceva pagare non a nero e che faceva trasformare i contratti a tempo in contratti fissi…