Migranti-Ong, se il magistrato fa il passante al bar…Ma navi-taxi ci sono davvero

di Lucio Fero
Pubblicato il 28 Aprile 2017 - 14:39 OLTRE 6 MESI FA
Migranti-Ong, se il magistrato fa il passante al bar...Ma navi-taxi ci sono davvero

Migranti-Ong, se il magistrato fa il passante al bar…Ma navi-taxi ci sono davvero (foto Ansa)

ROMA – Migranti-Ong, la parola d’ordine cui più o meno tutti entusiasticamente stanno obbedendo è “facimmo ammuina”. Casino ricco mi ci ficco seduce Di Maio M5S e tutto il vasto arco “boldriniano” di difensori d’ufficio oggi delle Ong e sempre dell’accoglienza senza se, senza ma e senza limiti e buon senso. Alla mischia confusa e agitata non si sottrae la Chiesa, partecipa il ministro della Giustizia Orlando, ci si tuffa ovviamente a pesce Salvini, anche se stavolta ha dovuto cedere il ruolo di primo animatore del karaoke della chiacchiera in libertà soprattutto a Di Maio, quel di Maio che da giorni ripete che “andrà fino in fondo”. Fino in fondo a che? Non si sa, non importa, Di Maio dovunque vada ci va a capofitto.

Sedotto evidentemente da tanta qualificata partecipazione alla ammuina e al casino, e anche evidentemente un po’ ingelosito del fatto che lui non ballava dopo aver indubbiamente per primo stavolta acceso la musica, si è tuffato a volo d’angelo anche Carmelo Zuccaro, procuratore capo di Catania. Che, evidentemente un po’ inebriato dalla location (uno studio tv) ha detto che “a suo avviso…probabilmente…forse”, insomma che a lui pare proprio che alcune Ong ci marcino, vadano a prendere i migranti in mare su appuntamento, abbiano contatti con i trafficanti di uomini, magari stai a vedere che non solo ci marciano ma sotto c’è anche del marcio: soldi dai trafficanti alle Ong.

Insomma al magistrato gli pare, suppone, annusa. Anche a noi sembra, se è per questo. A noi non sembra tutto quel che sembra a quel magistrato, ma qualcosa sembra anche a noi. Solo che a un cittadino, un osservatore è lecito e consentito entro i limiti del possibile e plausibile raccontare ed esporre i suoi “mi sembra, mi sembra proprio…”. Magari al bar, magari a casa tra amici. Al bar uno dice una cosa, arriva un passante, ordina un caffè a fianco a te e dice anche lui : “mi sembra, mi pare, perfino mi puzza”. Il passante al bar lo può fare, il magistrato no.

E non perché gli sia vietato al magistrato di avere opinioni e “mi sembra”. E’ che lavorar di opinioni e mi sembra è anche parte del suo lavoro ma mettere in piazza opinioni e mi sembra rovina il suo lavoro. Se poi a recitare in tv i suoi “mi sembra” è il magistrato che sta indagando sull’oggetto del “sembra”, allora siamo appunto al festival dell’ammuina e del casino. Tarantella pura.

Infatti dopo la tv del mattino a sera il procuratore procura di stendere comunicato in cui precisa di “non avere prove” ed di aver fatto solo “ipotesi”. Ma le ipotesi del magistrato che indaga non sono semplici ipotesi. Se restano sospese nell’aria alla fine congelano in insinuazioni. E l’unico modo per non far fare loro questa fine è tradurle le ipotesi in avvisi di garanzia, indagini, rinvii a giudizio. Pere evitare questa trappola a se stesso il magistrato è tenuto a non fare il passante al bar che dice la sua, sarebbe tenuto.

Ma tale è stata la fascinazione dell’occasione che il Procuratore di Catania, oltre che con plausibili ipotesi ha voluto arricchire la portata dei suoi “mi sembra” con improbabile ingrediente. Per non apparire di “braccino corto”, oltre a supporre Ong che ci marciano e forse c’è del marcio in qualche Ong, Carmelo Zuccaro ha detto che forse “puntano a destabilizzare l’economia italiana”. Boom, troppa grazia signor Procuratore. E, ci sembra proprio, scarsa nozione sulle dimensioni e modalità dell’economia italiana appunto.

In soccorso del Procuratore è arrivata poi la plausibile ricostruzione secondo la quale ci sono registrazioni, intercettazioni di colloqui tra qualche Ong e qualche scafista. Intercettazioni fatte da servizi segreti stranieri, non utlizzabili come elementi di indagini. E’ plausibile, probabile, il magistrato catanese non è mica matto. Si è solo lasciato coinvolgere e tentare dal partecipare all’ammuina e casino.

Ammuina e casino che nello strillar generale non si percepisce con chiarezza più nulla. Eppure è abbastanza chiara la realtà. Frontex ha comunicato che navi, non poche e non poche volte, vanno a prendere il carico umano di migranti fin sotto costa libica. E che questo conviene assai a scafisti e trafficanti di uomini. Fin qui non ci piove. Esiste quindi la possibilità, e con quasi certezza anche la prova, di appuntamenti in mare tra navi e gommoni. Quindi la navi taxi ci sono davvero. Non c’è invece prova ma solo il sospetto, peraltro vago e non documentato, che qualche nave taxi ci sia andata a tassametro pagato dai trafficanti di uomini. Questa è la scala della realtà, dal certo al probabile al tutto da provare e solo immaginario fino a prova contraria. Ma stare sui gradini della scala è noioso, rigido, non fa spettacolo e audience. Molto meglio il casino ricco mi ci ficco.