Muos mistero: alle Hawaii, Virginia e Australia non fa nulla, a Niscemi avvelena

di Lucio Fero
Pubblicato il 2 Aprile 2015 - 14:10 OLTRE 6 MESI FA
Muos mistero: alle Hawaii, Virginia e Australia non fa nulla, a Niscemi avvelena

Muos mistero: alle Hawaii, Virginia e Australia non fa nulla, a Niscemi avvelena (foto Ansa)

ROMA – Che cretini quelli delle Hawaii, che sciocchi quelli della Virginia ma, si sa, sono americani e gli americani son tonti. E che salami quegli ingenui dell’Australia ma, si sa, sono un po’ alla lontana parenti degli americani. Alle Hawaii, in Virginia e in Australia si fanno mettere in casa e accendere pure niente meno che gli impianti le antenne militari che fanno la rete mondiale per le comunicazioni appunto militari. Che fessi, mica come gli astuti siciliani e le mamme di Niscemi che quando mai le freghi. E figurati se le mamme di Niscemi, i parroci e i magistrati del contado si fanno fregare dal Muos. Il Muos, quella cosa che alle stupide Hawaii, ai cretini della Virginia e ai tontoloni australiani non fa male e invece in Sicilia, zona Niscemi, uccide inoculando essenze maligne nell’aria e inquinando la linfa vitale della popolazione, soprattutto in tenera età.

“Yankee ko home” è l’incipit partecipato e solidale della cronaca del La Repubblica a firma Alessandra Ziniti. “Yankee go home (americani andatevene  casa vostra) gridano davanti ai cancelli della base americana le mamme coi passeggini e gli attivisti dei comitati mentre gli agenti della polizia giudiziaria notificano il decreto di sequestro del Muos siciliano firmato dal Gip di Caltagirone…Esultano i cittadini di Niscemi…Accusano il colpo gli americani costretti dalla resistenza civile di questo piccolo paese siciliano a bloccare il timing serrato delle tre enormi parabole nel cuore della riserva naturale della Sughereta…”.

E’ quindi la cronaca eroica di una resistenza eroica: le piante della Sughereta, esseri viventi, contro le immote e fredde lamiere delle parabole. I cittadini di un piccolo paese contro il grande (satana?) americano. Davide contro Golia. Le mamme contro chi attenta alla salute dei loro pargoli. Il tutto benedetto dal parroco, dal magistrato e dal politico locale. A Niscemi sì che sanno come si vive, mica come alle Hawaii, in Virginia o in Australia.

Pensate un po’, laggiù, alle Hawaii, in Australia e in Virginia dove ci sono e sono in funzione gli impianti gemelli del Muos siciliano che “no pasarà” hanno creduto, che ridere, a misurazioni scientifiche e a studi tecnici secondo i quali il cosiddetto inquinamento elettromagnetico non c’è e comunque non c’è e non c’è mai stato alcun nesso tra trasmissioni si segnali e pestilenziali morbi. Che stupidi, in Sicilia, a Niscemi, dove qua e là si fanno ancora processioni perché venga giù la pioggia, lo sanno bene che i miasmi dell’aria dannano e ammazzano, lo sanno dai tempi delle peste, della morte nera.

E c’è di più, pensate un po’ che là dove hanno messo e acceso i gemelli del Muos sono così fessi da credere lo abbiano fatto per ragioni di sicurezza nazionale, insomma per garantirsi sicurezza militare. Che fessi, non capiscono che è tutta una messa in scena a coprire gli inconfessabili interessi delle multinazionali che inventano tutto pur di piazzare la merce. Ma ai cittadini di Niscemi, agli ambientalisti della Sughereta, al popol fiero di scarpe grosse e cervello fino non la si fa, il Muos non passerà.

Ah…se un giorno, visto quel che succede, dato come scannano dall’Iraq alla Siria passando per la Somalia, Yemen, Libia, Egitto, Tunisia, Parigi, Ucraina (tutte terre esotiche e dimenticate da dio, vuoi mettere la Sugherteta?), se un giorno servisse anche ai cittadini italiani, anche a quelli siciliani, anche a quelli di Niscemi, protezione e sicurezza militare? Che domanda! Ci devono pensare i militari italiani (cui però non bisogna dare una lira perché tutte le spese militari sono orrido spreco). E poi ci devono pensare gli americani che si impicciano dei fatti del mondo, non sono nostri alleati? E se gli americani li abbiamo mandati a “yankee go home”? A difendere il paese e non solo i passeggini ci penseranno le mamme di Niscemi che non a caso, preveggente, la cronaca de La Repubblica battezza “battagliere”.