Pensioni, riscatto gratis laurea. Fa gola ma può strozzare

di Lucio Fero
Pubblicato il 3 Agosto 2017 - 11:31 OLTRE 6 MESI FA
Pensioni, riscatto gratis laurea. Fa gola ma può strozzare

Pensioni, riscatto gratis laurea. Fa gola ma può strozzare

ROMA – Pensioni, riscatto gratis laurea. Cioè quattro anni di “sconto” sull’età e i contributi per andare in pensione. Quattro anni in meno da aspettare e da pagare. L’idea fa gola ovviamente. Ci sono già famiglie comprensibilmente con un po’ di acquolina in bocca all’idea. L’idea appunto di regalare quattro anni a chi oggi ne ha tra i 17 e i 37 di anni perché in sostanza possa andare in pensione prima.

Idea perfettamente coerente con quelli che sono sentimento e aspirazione di opinione pubblica e lavorio continuo parlamentare e politico con tutti i partiti e movimenti sostanzialmente della stessa idea: sforare di eccezioni la legge Fornero fino a ridurla a colabrodo attraverso cui passa tutto, passano tutti basta farsi in qualche modo liquidi.

Passare, cioè andare in pensione prima e sotto delle età anagrafica e contributiva previste dalla legge. E’ una filosofia, una cultura, una visione della società. Non solo trucchetti e furbate di questa o quella categoria, è un nostro consolidato modello di vita associata.

Il modello, la cultura, la filosofia, la politica socio economica consistono nel rispondere ad una difficoltà, ad un problema non con un tentativo di soluzione o superamento ma con un risarcimento a chi incontra la difficoltà. La mano e il denaro pubblici come risarcitori e compensativi e non come stimolo e leva.

Esempio classico nel campo delle pensioni le varie “opzioni donna” susseguitesi nei decenni: le donne in Italia lavorano in poche, spesso hanno carriere lavorative spezzate, interrotte e spesso il ruolo familiare le induce o costringe a lavori poco qualificati e poco pagati. Quindi le si risarcisce mandandole in pensione prima. E’ pieno di politici, sindacalisti e gente comune che in ottima fede ritiene questa sia giustizia sociale.

Così come non sono certo pochi coloro che ritengono sia in fondo giustizia sociale risarcire i giovani che trovano poco lavoro, speso hanno contratti precari e carriere spezzate regalando loro quattro anni di pensione sotto forma di riscatto gratis degli anni della laurea.

E non è certo difficile trovare chi ritiene giusto e doveroso risarcire alcune attività lavorative con sconti sull’età per andare in pensione.

Sono tutte idee che fanno gola e a cui di fatto ogni segmento politico e sociale tende. Perché in fondo, al vero fondo, da Salvini alla Meloni e via passando per Berlusconi e Alfano e il Pd e Bersani e Sinistra Italiana e via fino a tutta l’anima M5S tutti sono convinti e certi che la mano pubblica debba risarcire, lenire, offrire compensazioni e sconti a chi incappa in difficoltà socio economiche.

Rimuovere o tentare di rimuovere la difficoltà socio economica non è invece nella cultura e nella prassi della nostra vita politica e sociale e neanche nella testa della pubblica opinione. L’idea che i giovani laureati abbiano bisogno di aziende in cui lavorare che siano aziende pronte e disposte all’innovazione tecnologica e per questo e su questo davvero sostenute con soldi pubblici appare astratta, remota. Così come l’idea di fornire ai giovani all’Università non quattro anni di sconto sull’età per andare in pensione (a spese ovviamente della fiscalità generale) ma sempre a spesa del contribuente una reale e competitiva formazione professionale appare stramba e non certo foriera di consenso.

Vengono dunque fuori idee che fanno gola, come lo sconto di quattro anni ai laureati per andare in pensione come risarcimento alla difficoltà di trovare lavoro. Qualcuno domanda: perché solo ai laureati, non è premiare i figli di un ceto sociale già medio alto? La risposta è: ognuno si costruisca la sua eccezione alla Fornero, si marci divisi e si colpisca uniti. E la cultura è quella non certo nuovissima in Italia, quella cultura che ha portato in 5o anni a questa parte a spendere gran parte dei soldi pubblici del Welfare in previdenza.

Da noi lo Stato spende tantissimo in pensioni e pochissimo in ricerca scientifica o asili nido. Si continua sulla stessa linea e con la stessa formula con idee che fanno gola. Solo a che a furia di queste idee e formule il paese si trova con tassi di occupazione e produttività bassi e tassi di lavoratori in attività per pensionati in essere alti. Promuovere tutti prima a scuola e poi in ufficio e anche a studio e anche in azienda e se va male cassa integrazione lunga e scivolo verso la pensione e se va bene in pensione presto con un assegno gonfiato da fine carriera e con una bella liquidazione. Idee che hanno fatto e fanno gola nella loro versione aggiornata. Idee e fatti che una volta davvero nella gola del paese lo hanno strozzato e lo strozzano.