Raggi Team, le Tragicomiche

di Lucio Fero
Pubblicato il 9 Settembre 2016 - 10:02 OLTRE 6 MESI FA
Raggi Team, le Tragicomiche

Raggi Team, le Tragicomiche

ROMA – Raggi team, le nomine e le revoche di Raggi sindaca. La fredda cronaca. Noi ci mettiamo solo il titolo: le Tragicomiche. Solo il titolo, altrimenti i vigilantes in servizio permanente sul web, i vigilantes pro MoVimento impugnano l’arma della bile e sparano fesserie a raffica. Dunque, la fredda cronaca.

Raffaele De Dominicis, l’ultimo in ordine di tempo, l’ultimo di una serrata sequenza. Raggi sindaca lo indica come qualificato economista, magistrato contabile, l’uomo giusto al posto giusto. Raggi sindaca ne tesse le lodi mentre lo presenta alla stampa come il “ministro dei conti” che ci vuole nel governo M5S di Roma. Non passa una settimana e Raggi sindaca comunica che De Dominicis non è adatto, non va. E’ indagato dalla magistratura. De Dominicis allora che fa? Ovviamente denuncia il complotto ai suoi danni. Complotto di chi? Boh…Di qualcuno, qualcuno complotta sempre.

Nei pochi giorni in semi carica De Dominicis aveva giulivo fatto sapere che lo mandava dalla Raggi l’avvocato Sammarco, che le Olimpiadi insomma si potevano fare…Quanto bastava e avanzava a Grillo per dire alla Raggi di levarlo di mezzo, farne a meno, ma Raggi sindaca aveva resistito, aveva detto me lo tengo, mi serve. Perché? Domanda molto importuna. Altra domanda: perché De Dominicis non ha detto di essere sotto indagine? Se l’era dimenticato? E perché nessuno in Campidoglio, a partire dalla sindaca, ha pensato di chiedere al “ministro” entrante se era a posto con le carte, anche giudiziarie? Dilettantismo? Fretta? Altro? Sulla terza ipotesi ritorna la domanda molto importuna.

Marcello Minenna, il “ministro dei conti” in Campidoglio che c’era prima. C’era perché lo aveva nominato e presentato come l’uomo giusto la sindaca Raggi. Poi Raggi ha accettato con gioia le sue dimissioni parlando di una “cordata legata ai poteri forti”. Insomma Minenna, venuto da Milano, col timbro Casaleggio, in un mese passa dall’esercito dei buoni a quello dei cattivi nel racconto della Raggi. Comunque se ne va dicendo lapidario che “non può restare un minuto di più”. E che avrà visto..? Negli ultimi giorni del pasticcio in Campidoglio Grillo chiederà alla Raggi di riprendersi Minenna, visto che De Dominicis…Ma raggi opporrà secco no.

Carla Raineri, parabola analoga a quella Minenna. Infatti se ne vanno insieme, sbattendo la porta insieme. La Raineri magistrata con più clamore la sbatte: “problemi di legalità, irregolarità”. La Raineri nominata Capo di gabinetto dalla Raggi. Ovviamente presentata come magistrata che garantirà tutto in regola. Poi divenuta anche lei della cordata cattiva.

Raffaele Marra, in origine Raggi sindaca lo voleva al posto della Raineri. Poi dentro e non fuori M5s fu fatto notare che era un po’ grossa mettere a Capo gabinetto del sindaco uomo di fiducia di Alemanno e Polverini ai tempi. Allora Raggi sindaca si tenne Marra come vice capo Gabinetto. Comunque Raggi si affidava a Marra e tutto Marra controllava. Troppo, Grillo ha chiesto Marra fosse allontanato. Raggi lo ha spostato un pezzettino più in là, al controllo del personale. Un finto allontanamento che ha irritato Grillo. Perché Raggi sindaca non si stacca e non stacca da sé Marra? La solita domanda importuna.

Salvatore Romeo, capo della segreteria politica. L’uomo della delibera “fatta in fretta, era agosto, faceva caldo” (parole sue) con cui portava il suo stipendio da 40 a 120 mila euro e insieme a lui nella delibera gli stipendi a 90 mila di una bella pattuglia di assistenti/collaboratori in Campidoglio. L’uomo a cui poi sindaca Raggi annuncerà che ridurrà lo stipendio. Lo dirà dopo che gli stipendi sono diventati pubblici e dopo che Grillo di nuovo si è infuriato per questo. Salvatore Romeo anello di congiunzione a Roma tra la destra che fu e M5S che è. Anzi non proprio M5S ma un bel po’ di destra che è diventata M5S.

Alessandro Solidoro, l’uomo che la raggi sindaca mette al posto dell’inviso Fortini alla guida di Ama e soprattutto al controllo dei miliardi di euro che ruotano intorno ai rifiuti della capitale. Dura un mese, Raggi e Paola Muraro “ministra” lo espellono come corpo estraneo. La Muraro, poi si saprà, già indagata per reati connessi allo smaltimento rifiuti mentre dispone e manda in ogni settore dell’azienda.

E il cosiddetto mini Direttorio romano di M5S, organismo creato e voluto appunto da M5S per collaborare con la sindaca, che si dissolve e si dimette per evidente incompatibilità con la sindaca.

Ecco la fredda cronaca del Raggi Team. Pattuglione, dozzina di nominati e poi cacciati in una perdurante impraticabilità di campo chiamata Giunta. Perché, perché questa sindaca che Grillo non può non coprire ma che lo stesso vertice M5S non si spiega. Non almeno se la spiega nella gente di cui si circonda e da cui non vuole staccarsi. Una domanda, politica s’intende, molto importuna.

E perché Tragicomiche? Perché personaggi come De Dominicis inducono al sorriso, altri come la Muraro incutono un certo timore, perché il nomino e snomino ha movenze di un film di Fantozzi e Filini…E perché se M5S governante è davvero così e solo così…Appunto, le Tragicomiche.