Zanzare, conti correnti e complotti. Tre lezioni di politica. Maestri Raggi, Salvini, D’Alema

di Lucio Fero
Pubblicato il 18 Settembre 2017 - 09:12 OLTRE 6 MESI FA
Zanzare, conti correnti e complotti. Tre lezioni di politica. Maestri Raggi, Salvini, D'Alema

Zanzare, conti correnti e complotti. Tre lezioni di politica. Maestri Raggi, Salvini, D’Alema (foto Ansa)

ROMA – Zanzare, conti correnti e complotti. Tre lezioni di politica. Maestri, rispettivamente, Virginia raggi, Matteo Salvini e Massimo D’Alema.

Prima lezione: Mao era un cretino. Pensate, quando era in vita Mao arrivò a dire quella cretinata che non importa se il gatto sia nero o bianco, l’importante è che acchiappi il topo. Cretinata, l’importante è il colore dell’insetticida. Se poi non acchiappa la…zanzara non conta.

A stabilire la giusta gerarchia dei valori è sindaca Raggi. Lei e sua giunta la disinfestazione anti zanzara non l’hanno fatta. Non certo con gli insetticidi che fanno solo gli interessi di chi li produce e fanno venire malattie. M5S la disinfestazione anti zanzare la fanno solo con metodi naturali. Perché l’importante è il sacro libro, il Sacro Blog dove fu scritto ai tempi dal sommo profeta “Chi ha paura della zanzara tigre?”. E si annunciava al popolo la novella che insetticida era opera impura (come i vaccini). Se poi la zanzara tigre vive e lotta iniettando qua e là un po’ di Chikungunya importa nulla, zanzara e ideologie sono entrambe salve.

Seconda lezione: Gesù Cristo era un fesso inguaribile e pericoloso ingenuo. Narrano infatti i Vangeli che Gesù ebbe a dire: “date a Cesare quel che è di Cesare…”. Matteo Salvini ha spiegato che a Cesare, allo Stato, alla legge non si dà nulla di nulla, men che mai il dovuto. Salvini grida all’affronto e alla morte della democrazia per mano del magistrato che ha sequestrato i conti correnti della Lega. E in effetti mettere la Lega in difficoltà finanziarie, bloccare i soldi con cui la Lega fa politica è cosa da rimuovere.

Per rimuovere l’ordinanza del giudice che blocca i conti basta che Salvini e la Lega restituiscano a Cesare-Stato quei soldi che una sentenza ha accertato siano stati sottratti dalla Lega. Soldi pubblici destinati all’attività politica dei partiti e che a suo tempo la Lega con il suo tesoriere destinò a consumi e investimenti privati. In tutto, alla larga, meno di un milione di euro. A fronte dei 48 milioni bloccati. La lega restituisca e il blocco cadrà. Ma Salvini, diversamente da quello strano di Gesù, a Cesare neanche si sogna di dare, restituire il maltolto.

Terza lezione: Totò era un contaballe. In “Miseria e nobiltà” Totò, il regista e lo sceneggiatore raccontano la balla che nobiltà vi possa essere anche nella condizione materiale della miseria. Balle, nella politica che si vuole nobile c’è sempre più miseria. D’Alema, uno degli assertori massimi della nobiltà superiore della politica, e con D’Alema stuoli di assertori di nobilissimi principi e valori, di fronte all’eventualità di un quasi complotto, di un “magheggio” giudiziario investigativo per stramazzare un presidente del Consiglio, cosa fanno?

Nulla fanno e nulla dicono. La miseria della gioia a stento rattenuta perché il presidente del Consiglio da stramazzare si chiama Renzi è più forte in loro di ogni nobile difesa e protezione dei nobili principi del vero e del falso, dell’eguaglianza davanti alla legge, delle regole della democrazia. Forse non era un complotto o forse sì, ma se andava a quel posto a Renzi…e comunque nessuna nobile parola a difesa dell’infame, anche se l’infame fosse illegalmente colpito. Miseria regna e vince nell’animo umano. Altro che quell’illuso  di Totò e compagnia.