M5S-Pd flirt: non se ne farà nulla. Perché su reddito cittadinanza e Rai…

Pubblicato il 4 Marzo 2015 - 14:37 OLTRE 6 MESI FA
M5S-Pd flirt: non se ne farà nulla. Perché su reddito cittadinanza e Rai...

M5S-Pd flirt: non se ne farà nulla. Perché su reddito cittadinanza e Rai…

ROMA – Ed eccoci qui tutti quanti, dichiarazioni degli interessati alla mano, a raccontare dell’improvviso flirt tra M5S e Pd. Aveva detto Renzi: “Sulla Rai voglio ascoltare Grillo”. Ha detto Grillo: “Su Rai e reddito di cittadinanza siamo aperti a qualsiasi discussione”. Il mondo della politica parlata e della relativa informazione non poteva desiderare nulla di più chiaro e netto e infatti qualcuno già titola su “abbracci a precipizio” tra i due partiti.

Le parole ci sono, le dichiarazioni pure, i titoli anche e non mancano qua e là voglie politico giornalistiche di celebrare una “storia” politica di affettuose intese tra M5S e Pd. Voglie antiche, mai suffragate dai fatti, anzi. Ma vuoi vedere che adesso che c’è Salvini, adesso che c’è la destra di popolo e di massa che arruola anche i fascisti soprattutto perché è anche fascista, sia pur fascista del terzo millennio, qualunque cosa voglia dire…Vuoi vedere che adesso M5S e Pd scoprono di essere parenti, affini sia pure alla lontana o almeno si incapricciano l’uno dell’altro? magari solo un po’, magari solo per un paio di leggi?

Quanti ci credano non è dato sapere, quanti lo annunciano sono già pattuglione: tutta o quasi l’opposizione Pd a Bersani. Non era forse il sogno, anzi il piano di Bersani, di fare il premier di un governo di minoranza in parlamento però sostenuto di fatto dai parlamentari di M5S? Sì, era questo il piano ed era così solido e avvinghiato al reale che si è visto quanto si è realizzato. Beh, l’annunciato e rilanciato flirt tra PD e M5s farà, qualunque siano le intenzioni, fossero anche le migliori, la stessa fine. Finirà in nulla.

Nonostante le parole, le intenzioni, le dichiarazioni, i titoli…finirà in nulla.

Finirà in nulla in Rai. Perché l’intenzione dichiarata di Renzi e di Grillo è quella di cacciare i partiti politici dal governo e dalla gestione della Rai. Ma Rai e lottizzazione politica sono ormai tanto fusi e perfusi che togliere i partiti dalla Rai equivale a scuoiarla la Rai. Operazione affascinate e meritoria magari…Ma che né Renzi né Grillo sono in grado di fare e soprattutto di far fare. Minoranza e maggioranza del Pd, più la minoranza non fosse altro che per anagrafe di insediamento in Rai, considerano attentato alla costituzione materiale del paese sottrarre la Rai ai politici. E il bel progetto M5S per la Rai, via i politici dal controllo dell’azienda, potrebbe forse funzionare a livello di nuovi criteri di scelta del Consiglio di amministrazione. Ma poi si arenerebbe perché M5S, gli eletti M5S, rivendicano e praticano controllo-gestione su ciò che dice e fa la Rai. Lo considerano un loro dovere, una loro prerogativa. Come gli altri politici degli altri partiti.

Quindi M5S e Pd possono stendere insieme una bella legge che abolisca la Commissione di Vigilanza parlamentare sulla Rai e che dia vita a un Consiglio di Amministrazione che non sia specchio del Parlamento. Fatto questo che non sarebbe poco, resterebbe il più. E il più: rinunciare a sedi regionali come luoghi di formazione e stabilizzazione del consenso locale, compiacersi di una informazione scomoda, finirla con il considerare “completa” l’informazione solo se parla, spesso e bene, del tuo partito, apprezzare o criticare appalti e spese a seconda se riguardano o no la tua area di riferimento…, bene tutto questo non è alla portate e non è neanche nelle voglie genuine del personale politico del Pd e neanche di quello M5S. Per non dire degli altri, la Lega, quando ha potuto, la Rai l’ha occupata e sgranocchiata.

Finirà in nulla anche sul reddito di cittadinanza. Grillo ha detto: 780 euro al mese al single senza lavoro, 1.200/1.300 alla coppia con figlio/a. Non solo per chi ha perso il lavoro, non solo per chi è rimasto incastrato tra fine lavoro e non arrivo pensione. No, reddito di cittadinanza per tutti come cura universale contro la “malattia povertà”. Bello, però…Però Grillo dice che i soldi per dare un migliaio di euro al mese a tutti si trovano tagliando le spese militari che sono già le più basse in Europa. Bisognerebbe abolire le Forze Armate e non basterebbe, e se si aboliscono le Forze Armate come la mettiamo con la sicurezza che pur M5S reclama come diritto del cittadino? Poi, dice Grillo, i soldi verrebbero dalla tassa sul gioco d’azzardo. Che però già c’è. Poi dai fondi per la formazione professionale che, logicamente, non serve se il senza lavoro ha il reddito di cittadinanza. Quindi reddito di cittadinanza a vita? Infine togliendo l”un per cento alle persone che hanno due/tre milioni di reddito. Ma lo sa Grillo che in Italia quelli che dichiarano due tre milioni di reddito saranno a fatica qualche centinaia e forse nemmeno ci si arriva?

Anche ammesso, ammesso e non concesso, che sia vero, sia pur momentaneo e limitato flirt, non se ne farà nulla. Perché in giro non c’è tanta voglia e neanche abitudine e abilità a fare politica misurandosi con i dati veri della realtà, con la realtà così com’è. Si va in scena, più o meno ogni giorno. E oggi si recita la scena del flirt, ieri magari quella della sommossa, domani quella dell’inciucio. Scene, magari ben fatte e interpretate, magari animate perfino da un vorrei, vorrei proprio…Ma niente più che scene.