Maggiori stimoli Bce? Le possibili mosse di Draghi

di Giuseppe Turani
Pubblicato il 11 Novembre 2015 - 14:52 OLTRE 6 MESI FA
Maggiori stimoli Bce? Le possibili mosse di Draghi

Maggiori stimoli Bce? Le possibili mosse di Draghi (foto di repertorio Ansa)

ROMA – Giuseppe Turani ha scritto per Uomini & Business un articolo intitolato “Maggiori stimoli Bce?”. BlitzQuotidiano vi propone il pezzo integrale:

ANALISI DI CASSA LOMBARDA
Azioni: Giornata a due velocità per i listini europei con chiusure poco lontane dalla parità sia in positivo che negativo. Milano invece avanza dell’1,2% con acquisti diffusi su tutto il listino. In Cina, la crescita della produzione industriale a ottobre è stata del 5,6% anno su anno, rispetto a una previsione degli economisti sondati da Reuters che indicava un aumento del 5,8%. Gli investimenti in fixed-asset nelle zone non rurali sono cresciuti, nei primi dieci mesi del 2015, del 10,2% anno su anno, contro il +10,3% del periodo gennaio-settembre. Le attese degli analisti erano per un +10,1%. Le vendite al dettaglio sono aumentate su base annua dell’11%, poco più del 10,9% atteso. Le vendite di nuove auto sono salite del 13% a/a a ottobre, si tratta del maggior rialzo negli ultimi dieci mesi grazie a un programma di incentivi del governo che ha abbassato il prezzo di acquisto delle auto nuove più piccole del 10% (che rappresentano il 70% delle auto commercializzate). Le borse in Asia-Pacifico hanno leggermente ritracciato dopo la diffusione di una serie di dati dalla Cina da cui emerge che la crescita dell’economia procede lentamente. Ieri chiusura contrastata per Wall Street. GE ha raggiunto i $30 (+1,24%) per la prima volta dal 10 giugno 2008. Visa (+2%) in testa al Dow Jones Oggi in Usa, Veterans’ Day. Le borse resteranno aperte ma è probabile che gli scambi siano rarefatti. Al contrario il mercato obbligazionario resterà chiuso.

Obbligazioni: Giornata di acquisti sui governativi europei in scia alle parole di Erkki Liikanen, membro del consiglio direttivo della Bce, secondo cui i rischi per la crescita e l’inflazione di Eurozona sono esclusivamente al ribasso. Queste parole hanno aumentato la speculazione che la Banca Centrale possa incrementare lo stimolo monetario al prossimo meeting di Dicembre. Il Btp decennale è salito di mezza figura abbassando il rendimento offerto all’1,68% e lo spread Btp-Bund in area 107 punti base. I Treasuries Usa invertono la rotta dopo oltre una settimana di flessione sulla maggior richiesta di assets sicuri dopo i deludenti dati di inflazione cinesi. Il rendimento del decennale Usa scende al 2,33% dopo aver toccato il 2,38%. Il Venezuela, a meno di un mese dalle elezioni del 6 dicembre, sarebbe vicino alla bancarotta. Qualche giorno fa ha ritirato nel mese di ottobre liquidità detenuta presso l’FMI in forma di Diritti Speciali di Prelievo per $467 mln, portando il totale dei prelievi a $2,3 mld. Moody’s ha modificato da negativo a stabile l’outlook del sistema bancario italiano.

FX: EUR sotto pressione ieri, sui minimi degli ultimi sette mesi, sino al livello di 1,0674 contro Usd. A pesare anche la crisi di governo in Portogallo. Il voto finale del Parlamento si è concluso con una sconfitta del Premier Coelho (123 voti contro e 107 a favore). In Italia la produzione industriale di settembre cresce dello 0,2% su base mensile, meno dello 0,5% atteso; su base annua la crescita è dell’1,7% in rialzo dall’1,4% precedente. Anche in Francia a settembre si registra una minima espansione della produzione industriale +0,1% m/m, su base annua la crescita è dell’1,8%.

Commodities: Ieri il petrolio ha chiuso le contrattazioni in rialzo per la prima volta dopo quattro sedute consecutive in calo. Il contratto a dicembre ha segnato un +0,78% a $44,21 al barile. Oro poco mosso in area $1.090 l’oncia.

Dati rilevanti di oggi: Sussidi di disoccupazione di ottobre nel Regno Unito. Produzione industriale di settembre in Messico.