Apple, Fbi, codici Iphone: un “inciucio” a fin di…bene

di Mino Fuccillo
Pubblicato il 1 Marzo 2016 - 13:49 OLTRE 6 MESI FA
Apple, Fbi, codici Iphone: un "inciucio" a fin di...bene

Apple, Fbi, codici Iphone: un “inciucio” a fin di…bene

ROMA – Apple contro Fbi, Fbi contro Apple…però il braccio di ferro, lo scontro sui codici per “aprire” gli Iphone mi appare una sorta di “inciucio”. Un inciucio a fin di bene.

Dunque ci sono quelli che hanno fatto strage a San Bernardino, Fbi vuole che Apple fornisca i codici per entrare nei loro apparecchi iphone e smartphone. Apple li nega quei codici, affermando che governo e polizia non possono, non devono violare e scardinare il contratto, il patto tra l’azienda e decine di milioni di clienti/cittadini.

Non ho ovviamente notizie di prima mano e neanche “gole profonde”, tanto meno amo e rispetto le dietrologie. Però due ragionamenti in croce l’un con l’altro, qualche libro di storia letto, qualche semplice calcolo sul punto di individuazione dell’interesse generale portano tutti a formulare l’ipotesi si tratta appunto di una sorta di inciucio a fin di bene. Tutto, ivi compresa la necessaria messa in scena e recitazione del contrasto e dello scontro.

All’inciucio a fin di bene si arriva così: ci sono due interessi primari, nessuno dei quali può essere sacrificato o pienamente sconfitto. L’interesse alla sicurezza nazionale, non si può rinunciare ad “aprire” i telefonini dei terroristi. Niente può mandare in soffitta, in archivio o in serie inferiore  l’interesse della sicurezza nazionale. L’altro interesse primario non è, come si scrive, quello della privacy, ma quello ben più solido e consistente industriale e di immagine della Apple.

Due interessi primari, bisogna salvare capra e cavoli. Allora probabilmente con saggezza si “inciucia”: io ti fornisco ovviamente i codici di accesso ma in pubblico giuro che non lo farò mai, tu hai i codici ma in pubblico  mi attacchi perché io mi ostino a non fornirteli. Così salviamo sia l’interesse alla sicurezza nazionale che quello della credibilità e affidabilità commerciale di un marchio della portata di Apple.

Arriva dall’Italia, sì proprio dall’Italia, una notizia che suffraga l’ipotesi dell’ inciucio a fin di bene, di pubblica e collettiva utilità tra Fbi e Apple. Eccola la notizia: la magistratura italiana ha sbloccato Iphone di Boettcher (quello dell’acido) affidandosi ad una azienda privata che sa come si fa.

Dunque si può, ovviamente, trovare i codici. Dunque e per fortuna se si vuole trovare i codici che “aprono” gli strumenti in mano a terroristi e criminali si può fare. Dunque Apple resiste probabilmente nella forma ma non nella sostanza. Ed Fbi e Washington, avuti i codici, tengono, reggono un po’ il gioco ad Apple in nome del capra e cavoli che quando riesce non è vergogna ma successo.

Così si può ipotizzare stia andando. A meno che in Usa non stiano impazzendo tutti, Apple intenta a fregarsene della sicurezza nazionale, Fbi e Casa Bianca intenta a smontare Apple. Difficile stiano impazzendo tutti, anche se…