Assunzioni 40mila al mese, 40mila vite che si aggiustano. Un politico lo capirebbe

di Mino Fuccillo
Pubblicato il 27 Marzo 2015 - 15:34 OLTRE 6 MESI FA
Assunzioni 40mila al mese, 40mila vite che si aggiustano. Un politico lo capirebbe

Matteo Renzi (foto Ansa)

ROMA – Nei primi due mesi del 2015 sono stati firmati circa 80 mila nuovi contratti di lavoro a tempo indeterminato, cioè circa quarantamila assunzioni al mese. Non tutti o forse neanche soprattutto quarantamila nuovi posti di lavoro al mese. Si stima che circa il 60 per cento delle nuove assunzioni riguardi chi già lavorava nell’azienda che ora lo ha assunto. Lavorava come precario, collaboratore, contratto a tempo…Ora invece è assunto.

Ci sono fior di politici e sindacalisti che segnalano questa circostanza come una “magagna” e sottolineano con un cero compiacimento: non è nuovo lavoro, è quello di prima. Vero, anche se che ne facciamo del circa 40 per cento di nuovi posti di lavoro davvero tra quei quarantamila, qui 15 mila posti nuovi di lavoro al mese sono nulla, sono niente? Saranno anche poco, ma bruciarli come inesistenti per far quadrare il proprio sdegno con la realtà non è proprio garanzia di lucidità…di analisi.

Ma fuor di politici e sindacalisti dicono: non cambia proprio nulla, quelli assunti lavoravano prima, lavorano adesso…Quale incapacità di capire, vedere, sentire. Vedere l’economia, la società, la gente, la vita reale, i sentimenti, le psicologie, le condizioni materiali di vita…in definitiva la politica. Un politico dovrebbe capirlo e invece fior di politici e sindacalisti non lo capiscono. Quarantamila assunzioni, quarantamila contratti, quarantamila fossero anche tutti passaggi dal precariato al contratto vero, significano ogni mese quarantamila vite con nome e cognome che si aggiustano.

Vite che si aggiustano con un contratto vero in mano, si aggiusta la convivenza e la psiche della famiglia se si è già in famiglia. Si aggiusta l’umore, la speranza, il cervello e anche un po’ l’anima di chi passa dal precariato al contratto. Vite che si aggiustano, andatelo a domandare a chi quelle vite le vive. Vite che si aggiustano ma fior di sindacalisti e politici quelle vite non le vedono. Hanno altro da fare, devono allestire “coalizioni sociali”, “tavoli di compensazione sull’Italicum”, referendum anti jobs act. Jobs act che peraltro non c’entra un tubo con le 80 mila assunzioni di gennaio/febbraio 2015. Queste e quelle che verranno son tutte figlie della legge di stabilità che non fa pagare i contributi a chi assume per i prossimi tre anni e libera il costo del lavoro da una zavorra fino a ottomila euro l’anno per dipendente. Il jobs act, quando sarà operativo, solo allora si vedrà se genera assunzioni oppure no.

Vite chi si aggiustano con un contratto vero. Vite che non si sono certo aggiustate ma che certo hanno avuto un sospiro di sollievo con gli 80 euro al mese di più in busta paga. Cose concrete, cose vere. Che fior di politici, sindacalisti (e giornalisti) non vedono. Nel classicissimo Il Gladiatore, alle prime battute il generale romano ha di fronte l’ultima tribù germanica. In un bosco i guerrieri germanici, bosco circondato da catapulte romane, cavalleria romana, legioni romane, valli e fortificazioni romani. E’ stato inviato un messaggero di pace ai germanici, torna legato al cavallo con la testa mozzata. Il generale romano dice al suo luogotenente: “Un popolo dovrebbe capirlo quando è sconfitto, tu lo capiresti Quinto?”. Quinto scuote la testa mentre entrambi indossano l’elmo per la battaglia ormai inevitabile. Un politico dovrebbe capirlo quando i provvedimenti del suo avversario politico aggiustano vite. Ma quasi sempre il politico, il fior di politici e sindacalisti…e giornalisti, come quei germanici nella selva, non può, non vuole, non sa capire. Guardare le tribù Pd e Sel e Fiom e limitrofe per osservare in dettaglio e con calma il fenomeno.