Grillo più Vendola più Salvini: “Dittatore, umilia, porcate”. Cattivissimo Renzi

di Mino Fuccillo
Pubblicato il 22 Dicembre 2014 - 14:29 OLTRE 6 MESI FA
Grillo più Vendola più Salvini: "Dittatore, umilia, porcate". Cattivissimo Renzi

Matteo Salvini e Beppe Grillo

ROMA – Secondo ogni cronaca dei fatti, anche quelle de Il Fatto e di Libero, il grande caos del pomeriggio senza maxi emendamento e della notte al Senato sulla legge di Stabilità nasce anche da Matteo Renzi che si siede, testo di legge alla mano, per cancellare le “mance” dalla legge stesse. Mance infilate nella legge dai parlamentari soprattutto di maggioranza, in gran parte dello stesso Pd. Ma non solo di maggioranza, a infilare mance ci avevano provato tutti ed erano arrivati a un pelo dal traguardo. Secondo lo stesso M5S di mance nella legge ce n’erano tante e M5S ne aveva individuato una ventina da eliminare. Il presidente del Consiglio all’ultimo momento ne ha fatte fuori una trentina di mance (conteggio del Corriere della Sera).

Questo togliere clientelari mance in extremis dalla legge di bilancio della Repubblica verrà poi definito da Nichi Vendola: “Umiliazione del Parlamento e del suo ruolo”. Se ne deduce che tra i ruoli assegnati al Parlamento secondo il leader di Sel vi sia appunto quello di elargire mance, pardon “risorse”. Chiara la posizione e si può dire la concezione ideale che Vendola così testimonia e afferma della politica, anzi del socialismo-comunismo ai tempi nostri. Nell’altro “mondo possibile” del Vendola e Sel pensiero il socialismo è in fondo: una mancia per tutti e una mancia non si nega a nessuno. Da ciascuno secondo i suoi referenti, a ciascuno secondo i suoi rappresentanti. E il Parlamento in mezzo a distribuire i pacchi. Il socialismo come finanziamento erga omnes di denaro pubblico.

Cassare mance clientelari all’ultimo minuto e qualche altra cosetta ultima del governo Beppe Grillo battezza il tutto “Dittatura con la vasellina”. Qualche giorno dopo M5S, che di democrazia ha come è noto la cattedra in esclusiva, occuperà i banchi del governo per dare esempio plastico di come dovrebbe funzionare la cosa pubblica. Un’idea ancora  più precisa la fornisce lo stesso Grillo quando si incarica di tracciare l’identikit del buon presidente della Repubblica secondo M5S. Non deve aver mai avuto nessun rapporto con la politica e neanche con le istituzioni, men che mai con la finanza e il credito e dio ne scampi con le grandi imprese. Insomma se è un ignorante, indifferente alla cosa pubblica, privo di competenze acclarate è perfetto. Altrimenti è, come tutta la politica, “dittatura con la vasellina”.

Sulla presidenza della Repubblica la neo star delle cronache politiche Matteo Salvini ha un’opinione più elaborata: “Al Quirinale ci farei un museo”. Sulla legge di Stabilità e su Renzi il “Matteo giusto” della nuova e ampia e senza pudori destra italiana (via l’euro, l’Europa, l’età pensionabile, i rom, gli immigrati, i rifugiati, Equitalia, le tasse e vengano pure nella santa alleanza insieme ai padani anche i meridionali e i camerati dal Lilibeo alla Senna) è lapidario. “Porcate, pericolose porcate”.

Apprendiamo dunque che Matteo Salvini, la Giovanna d’Arco de noartri, giudica “pericolose porcate” aver reso l’assunzione a tempo determinato, insomma il contratto precario più costoso per il datore di lavoro di quanto non sia assumere a posto fisso. Posto fisso che costa all’impresa meno che il contratto precario è più “porcata” o più “pericoloso”? La risposta ai molti che si affollano intorno alla neo nata impresa politica “Noi con Salvini”. Ed è più “porcata” o più “pericolo” rendere fissi i 960 euro l’anno di tasse in meno per chi guadagna fino a 26 mila euro, insomma gli 80 euro?  Più pericolo o più porcata i bonus fiscali per i bimbi che nasceranno nel 2015? Più porcata o più pericolo abbassare le tasse sul lavoro e sui redditi bassi?

Ma non domandate tutto a Salvini, l’ultima domanda andrebbe posta anche a Stefano Fassina e Susanna Camusso e Maurizio Landini e Pippo Civati e Rosy Bindi e sinistra offesa dal Renzi-Thatcher. Questo cattivissimo Renzi “sciagura già fallita” per Renato Brunetta, “sterminatore di Parlamenti” per Nichi Vendola, “dittatore alla vasellina” per Beppe Grillo, produttore di “porcate” per Matteo Salvini e trituratore di sinistre per i suddetti del Pd e dintorni. Tutti contro il Cattivissimo Renzi.