Emanuela Orlandi, la polizia torna a cercare nella basilica di S. Apollinare

di Pino Nicotri
Pubblicato il 4 Settembre 2012 - 20:28| Aggiornato il 7 Settembre 2012 OLTRE 6 MESI FA
Emanuela Orlandi (LaPresse)

ROMA – Ieri, 3 settembre, la polizia scientifica, sempre a caccia di eventuali resti di Emanuela Orlandi si è ripresentata a sorpresa nella basilica di S. Apollinare per fare altri prelievi nei sotterranei, cioè la dove c’era la tomba di Enrico De Pedis, ormai cremato, e dove c’è tuttora un cimitero prenapoleonico con oltre 400 piccole bare di metallo con i resti di altrettanti defunti. In questa area finora non controllata della cripta i resti umani sono sparpagliati nella terra. Dopo che i pompieri hanno aspirato l’acqua dalla falda, i tecnici hanno scavato una buca larga oltre un metro e hanno iniziato a prelevare terra e frammenti di ossa.

A maggio c’erano stati i controlli nella bara e nella cripta di De Pedis, e poiché diedero esito negativo la magistratura autorizzò il trasferimento e la cremazione della salma. C’erano stati anche dei prelievi di ossa da alcune delle 400 bare di metallo per appurare con analisi nel laboratori milanese Labanof e negli Stati Uniti se fossero ossa secolari o successive alla scomparsa della Orlandi, avvenuta come è ormai ben noto il 22 giugno 1983, e appurare inoltre con l’analisi del DNA se ci sono resti della Orlandi. Analisi che pareva si dovessero concludere entro questo mese di settembre e invece andranno ad almeno tutto dicembre.

Perché questa volta i periti si sono concentrati sul terriccio e sui detriti che si trovano al di sotto della cripta. Non interessa tanto l’analisi del terriccio in sé quanto lo stato in cui si trovano i luoghi. Si cercano tracce che potrebbero essere state lasciate da una bara depositata o da qualche sacco pesante. Bara o sacco che sarebbero stati poi portati via nel corso dei restauri del 2005.

Ma c’è una seconda notizia: ciò che ha detto nei giorni scorsi a Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, il magistrato Simona Maisto, impegnato nelle indagini assieme al sostituto procuratore Giancarlo Capaldo, esclude in modo netto che siano state trovate tracce della ragazza. “Se da qui a dicembre verranno trovate tracce di sua sorella la avvertiremo immediatamente. Altrimenti, come dice il proverbio, “nessuna nuova buona nuova”.

Il fatto che finora Pietro Orlandi non sia stato avvertito di nulla è quindi la riprova che nulla di interessante è stato trovato. Del resto è lo stesso Orlandi a far notare al Corriere della Sera “Ma non era più logico occuparsi prima di questa zona? Se davvero a Sant’Apollinare è stato occultato un corpo, mi sembra più verosimile che sia stato sotterrato piuttosto che disposto in cassette”.