Formazione obbligatoria giornalisti, copiare avvocati non “punire” i pensionati

di Pierluigi Franz
Pubblicato il 2 Luglio 2015 - 14:08 OLTRE 6 MESI FA
Formazione obbligatoria giornalisti, copiare avvocati non "punire" i pensionati

Formazione obbligatoria giornalisti, copiare avvocati non “punire” i pensionati

ROMA – Formazione obbligatoria dei giornalisti, qualcosa si muove. Ma non abbastanza. Pierluigi Franz scrive e pubblica una lettera al presidente dell’Ordine dei Giornalisti Enzo Iacopino in cui spiega che pur votando a favore delle modifiche resta in totale dissenso su un punto centrale: il capitolo esoneri dalla formazione. Si è persa una occasione, quella di copiare quanto stabilito in modo chiaro e coerente dall’Ordine degli Avvocati.

Caro Presidente,

ieri mattina alle h. 5,09 ti ho inviato per e mail le mie proposte di modifiche ed integrazioni riguardanti gli articoli 2, 9, 10 e 11 della bozza del Nuovo Regolamento della Formazione Professionale Continua degli iscritti all’Ordine dei giornalisti. Per facilità di lettura le parti sostituite sono colorate in rosso.

Alle 11,07 ho ricevuto una tua e mail con cui – senza fare alcun cenno alla mia e mail – mi hai trasmesso in allegato l’ultima Bozza del Regolamento sulla formazione professionale continua dei giornalisti, che è all’Odg della riunione del CNOG del 7 luglio prossimo, con le modifiche concordate con i Presidenti e Vice Presidenti nella riunione del 30 giugno u.s.. E per rendere più agevole la lettura, hai precisato che sono riportate in grassetto e maiuscolo le modifiche concordate il 30 u.s., mentre in GRASSETTO MAIUSCOLO SOTTOLINEATO le modifiche che in sede di coordinamento con la Segreteria del CTS si è ritenuto di inserire. Hai infine ricordato che alcuni Ordini suggeriscono di inserire tra gli elementi di esonero l’età anagrafica (65 o 67 anni).

Ho riletto attentamente l’intera nuova Bozza rivisitata dalla Segreteria del CTS, che ringrazio per l’ottimo lavoro svolto. Tranne alcuni lapsus, precisazioni, puntualizzazioni e spostamenti tecnici da fare che ho meglio precisato in rosso nella mia bozza, sono sostanzialmente d’accordo sull’ultima versione ed intendo approvarla.

Purtroppo, però, c’é solo un punto dove il mio dissenso é totale.

Si tratta del capoverso dell’art. 2 che la Segreteria del CTS propone di far votare il 7 luglio in cui si afferma che “Sono esentati dall’obbligo formativo sia gli iscritti da più di 30 anni, sia quanti sono in quiescenza a condizione che non svolgano alcuna attività giornalistica”.

E’ un punto molto delicato su cui chiedo la massima attenzione di tutti.

Ora, a prescindere dal fatto che tale capoverso va comunque estrapolato dall’art. 2 ed inserito in un successivo articolo riguardante le esenzioni, e pur rispettando le degnissime opinioni dei Presidenti e Vice Presidenti degli Ordini regionali e della Segreteria del CTS, mi permetto di dissentire totalmente da questa impostazione e cercherò di spiegarne le ragioni, improntate al buon senso, all’equità e all’omogeneità.

Non é infatti compito del CNOG inventarsi norme del tipo “Ufficio complicazioni affari semplici”.

La mia proposta é semplicissima: sul punto occorre recepire integralmente il Regolamento sulla formazione professionale degli avvocati, approvato nella seduta del 16 luglio 2014 con delibera n. 6 dal Consiglio Nazionale Forense (vigilato dal Ministero della Giustizia), ed entrato in vigore il 1° gennaio 2015 cliccare su http://www.consiglionazionaleforense.it/site/home/formazione/formazione-continua/articolo8870.html.

 

Il Consiglio nazionale forense ha esentato dall’obbligo di formazione continua gli avvocati dopo 25 anni di iscrizione all’Albo o dopo il raggiungimento dei 60 anni di età. Mi chiedo: perché i giornalisti non si uniformano agli avvocati e anzi prevedono addirittura l’obbligo della formazione professionale fino a 30 anni di iscrizione all’Albo e persino dopo il pensionamento o fino a 65 o 67 anni?

 

La questione é stata peraltro di recente portata all’esame del Tar del Lazio da 3 giornalisti deputati (cliccare su

http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&ved=0CCEQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.primaonline.it%2Fwp-content%2Fuploads%2F2015%2F04%2FRicorso-Tar-Regolamento-giornalisti-ultima-versione-27-aprile-2015.dotx&ei=wb-UVZOTCoaxUYrlhfAH&usg=AFQjCNEAZB2uXj6c0IyBEpn0HPE_zS13JQ

http://www.abruzzo24ore.tv/news/Deputati-Pd-presentano-ricorso-al-Tar-per-annullare-aggiormanento-obbligatorio-ai-giornalisti/156648.htm

https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/wcm/idc/groups/public/documents/document/mdaz/ota5/~edisp/rass_150504_3t9u1n.pdf

http://odg.roma.it/formazione-continua-ricorso-al-tar-da-parlamentari-giornalisti/ ),

che proprio nel mancato recepimento delle esenzioni contenute nel Regolamento della formazione professionale continua del Consiglio Forense hanno ravvisato la violazione di norme costituzionali (artt, 3, 4 e 23 della Carta repubblicana), la disparità di trattamento e l’eccesso di potere, non avendo il CNOG introdotto esenzioni palesemente eque, razionali e previste per altre categorie professionali.

In conclusione, a mio parere, se gli avvocati con 25 anni di iscrizione all’Albo sono esentati, devono esserlo anche i giornalisti. E se sono esentati gli avvocati con meno di 25 anni di iscrizione all’Albo, ma che hanno comunque raggiunto i 60 anni di età (a prescindere se siano o no pensionati), devono esserlo anche i giornalisti.

Credo che sia compito del CNOG semplificare al massimo la vita dei giornalisti pensionati evitando preoccupazioni inutili con interpretazioni cavillose e vessatorie. Altrimenti si correrebbe anche il rischio che essi si cancellino dall’Albo senza più versare le quote e continuando a percepire regolarmente la loro pensione dall’INPGI 1 o dall’INPS, pensione che, come é noto, é del tutto sganciata dalla iscrizione all’Albo dei giornalisti.

Ecco quindi il testo della mia proposta di nuovo art. 9 della Bozza di Regolamento sulla Formazione professionale dei giornalisti:

Nuovo Art. 9 (al posto dell’art. 11)
Esenzioni ed esoneri

1. Sono esentati dall’obbligo di formazione continua:

a) i giornalisti dopo 25 anni di iscrizione all’Albo;

b) i giornalisti che abbiano compiuto i 60 anni di età, pur non avendo raggiunto i 25 anni di iscrizione all’Albo;

c) i giornalisti di età inferiore ai 60 anni ed iscritti all’Albo da meno di 25 anni, che siano titolari di trattamenti di quiescenza, ma a condizione che non svolgano alcuna attività giornalistica retribuita o che la svolgano ai sensi degli articoli 4, 2° comma, e 21 della Costituzione;

d) i giornalisti sospesi dall’esercizio professionale, ai sensi della legge professionale n. 69 del 1963, per il periodo del loro mandato;

e) i giornalisti componenti di organi con funzioni legislative e componenti del Parlamento europeo.

2. Su domanda dell’interessato, sono altresì esonerati dall’obbligo formativo gli iscritti che si trovino in una situazione di impedimento determinato da:

a) gravidanza, parto, adempimento da parte dell’uomo o della donna di doveri collegati alla paternità o alla maternità in presenza di figli minori;

b) grave malattia o infortunio od altre condizioni personali di analoga rilevanza;

c) trasferimento dell’attività professionale all’estero;

d) cause di forza maggiore;

e) altre ipotesi eventualmente indicate dal CNOG.

3. L’iscritto è tenuto a documentare al Consiglio regionale di appartenenza la causa e la durata dell’impedimento.

4. L’esonero ha efficacia limitatamente al periodo di durata dell’impedimento e comporta la riduzione dei CF da acquisire nel corso del triennio anche in proporzione al contenuto ed alle modalità dell’impedimento.

5. Nel riconoscere l’esenzione, il Consiglio regionale ridetermina la misura dell’obbligo formativo triennale.

 

 

Ti ringrazio della cortese attenzione.

 

Cordialmente

 

Pierluigi Roesler Franz