Referendum: “Beppe Grillo e M5s il vero pericolo, Renzi li deve fermare”, Scalfari dà l’allarme

di Giuseppe Turani
Pubblicato il 7 Novembre 2016 - 07:17 OLTRE 6 MESI FA
Referendum: "Beppe Grillo e M5s il vero pericolo, Renzi li deve fermare", Scalfari dà l'allarme

Referendum: “Beppe Grillo e M5s il vero pericolo, Renzi li deve fermare”, Scalfari (nella foto, con Alessandro Di Battista nello studio di Lilli Gruber a 8 e mezzo) dà l’allarme

Referendum, prova cruciale. Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle sono il vero pericolo per l’ Italia, peggio di Donald Trump per gli Usa. Per questo Matteo Renzi deve e può fermare i grillini. La tesi, esposta da Eugenio Scalfari sulla sua Repubblica, è rilanciata da Giuseppe Turani in questo articolo pubblicato anche su Uomini & Business.

“Il vero e terribile avversario di Renzi e della sua politica in Italia e in Europa è il Movimento 5 Stelle. Con la legge elettorale attuale i grillini (che non amano sentirsi chiamati così) avrebbero la quasi certezza di vincere al ballottaggio ed anche di essere decisivi per la vittoria del No referendario. Il Movimento 5 Stelle non ha certo la forza esplosiva di un Donald Trump, soprattutto perché l’Italia non è l’America. Ma un grillino alla guida dell’Italia possiamo immaginare come si comporterebbe nel nostro Paese, in Europa e in tutti i Paesi extraeuropei, cioè nel mondo intero?

A due mesi dalle elezioni a sindaca di Roma abbiamo visto che cosa ha fatto la Raggi: nulla, non ha fatto nulla salvo aver disdetto le olimpiadi ed avere anche sospeso la costruzione di un settore essenziale della metropolitana. Forse quelle sospensioni avevano qualche giustificazione ma la vera ragione è che se avesse accettato le olimpiadi la Raggi non era in grado di iniziare da subito le opere preliminari e di programmare poi gli impianti necessari ai vari sport olimpici.

Questo è accaduto alla sindaca di Roma con il sostegno di tutti i cinquestellati. Rispetto a questo esempio su scala nazionale e internazionale è immaginabile quale sarebbe la fine dell’Italia.”

Dopo il suo confronto televisivo con Di Battista dei Cinque stelle sui social network molti lo avevano trattato da vecchio rimbambito, senza apprezzare che invece era stato uno dei primi personaggi importanti a spiegare chiaramente che roba era, e è, il movimento di Grillo: un partito comico posseduto da un comico che fa una politica comica.

Nell’editoriale di domenica 6 novembre su “Repubblica” Scalfari fa un ulteriore passo in avanti. Soddisfatto perché il Pd si appresta a cambiare la legge elettorale (suo vecchio pallino), non esita a indicare Renzi come il possibile, e auspicabile, salvatore dell’Italia da una possibile sciagura a Cinque stelle.

E spiega chiaramente come oggi il pericolo in Italia sia non la fantomatica “deriva autoritaria” renziana quanto l’esistenza di un movimento come quello di Grillo, una raccolta di insoddisfatti con il solo progetto di distruggere tutto. Ma anche incapaci di tutto.

Tutto ciò è molto interessante. Si pensi, ad esempio, che Bersani, non pago della figuraccia fatta a suo tempo  con i Cinque stelle in diretta streaming, è ancora lì che sogna e indica un possibile futuro di governo con i grillini.

Fra i grandi vecchi della vita pubblica italiana, questa è la verità, Scalfari si rivela ancora come il più sveglio e il più attento.

Grande. Alla faccia di quelli che lo volevano a casa  con il plaid sulle ginocchia.