Renzi contro Visco: ma è andato a sbattere contro il muro

di Giuseppe Turani
Pubblicato il 27 Ottobre 2017 - 12:35 OLTRE 6 MESI FA
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Ignazio Visco, governatore di Bankitalia osteggiato da Renzi (foto Ansa)

ROMA – Giuseppe Turani ha pubblicato questo articolo anche su Uomini & Business, col titolo “Renzi vs Visco“:

E’ stato giustamente ricordato che i banchieri truffatori sono sempre più veloci dei loro controllori perché sono loro che hanno in mano i soldi e impiegano pochi secondi a combinare pasticci. In nessun paese del mondo vengono fermati al 100 per cento.

E’ stato anche ricordato che in America Ben Bernanke, penultimo presidente della Federal Reserve, ha commesso due errori capitali: non ha visto l’arrivo della crisi dei sub-prime e ha lasciato fallire (convinto che fosse senza importanza) la Lehman Brothers, da cui è nato il successivo caos bancario. Eppure è stato riconfermato da Obama e poi ha gestito benissimo la crisi mondiale nella quale tutti ci siamo trovati immersi.

Insomma, il giudizio sui banchieri centrali va meditato, senza isterismi.

Comincia a uscire qualche indiscrezione su quello che è successo con Visco. E quello che ne emerge è abbastanza chiaro. Renzi è partito all’attacco, in modo irrituale, probabilmente per due ragioni:

1- è convinto che Visco abbia commesso davvero errori enormi nella gestione della vigilanza.

2- Voleva, e vuole, collocare il Pd sulla frontiera della difesa dei risparmiatori piuttosto che quella delle banche (bene o male, siamo già in campagna elettorale).

E’ andato a sbattere però contro un muro di  cemento armato. Per diverse ragioni:

1- A Gentiloni e Mattarella non risultano tutte queste gravi colpe di Visco.

2- Sempre ai due di cui sopra, gli unici a cui compete la nomina del governatore, non andava tanto di prendere ordini da un segretario di partito, sia pure importante, e hanno vissuto la vicenda come una lesione istituzionale.

3- Da Francoforte Draghi non ha ridotto di un millimetro la sua fiducia in Visco, che ritiene una preziosa risorsa all’interno della Bce.

A questo punto i giochi erano abbastanza fatti e la riconferma di Visco quasi automatica.

Adesso, purtroppo, la battaglia campale contro Visco continuerà (anche in sede di commissione d’inchiesta sulle  banche) perché il tema banche-risparmiatori è uno di quelli scelti da Renzi per la sua campagna elettorale. I sondaggi fin qui esistenti (per quel che valgono) dicono che questa guerra non ha aumentato i consensi del Pd, ma forse è ancora troppo presto per arrivare a delle conclusioni.