Renzi, nessuno gli crede. Rapina i pensionati ma “non è il Pd delle tasse”. Chi crede di ingannare?

di Sergio Carli
Pubblicato il 19 Luglio 2015 - 10:05 OLTRE 6 MESI FA
 Renzi. I pensionati rapinati non gli credono: "Non siamo il Pd delle tasse". Ma della perequazione e del contributo di solidarietà

Matteo Renzi promette di tagliare le tasse. Ma nessuno gli crede

ROMA – Matteo Renzi ha detto:

“Noi non siamo il Pd delle tasse”.

Ma non ha detto: “Siamo il Pd che ha rapinato i pensionati. E continua e continuerà a farlo”.

Una battuta che è rimsta appiccicata a Richard Nixon (presidente Usa negli anni 60.70) è:

“Comprereste un’auto usata da quest’uomo?”

Tanti italiani si chiedono: Compreresti una macchina usata da Renzi?

Per milioni di pensionati la risposta non può essere che no: li ha imbrogliati sulla perequazione, si appresta a farlo sul contributo di solidariet se la Corte Costituzionale lo dichiarerà illegale.

Ha dato il tono a una immoralità diffusa, per cui le leggi e la Costituzione non valgono per chi ha il potere, subito imitato dai giornalisti per la loro previdenza. Per costoro, il diritto è una variabile molto variabile, di cui non tenere conto se non fa comodo.

Ora promette di ridurre le tasse. E promette anche di elargire un bonus di 80 euro ai pensionati, invece di rispettarne i diritti. Chi gli crede? Forse chi già non paga le tasse come non ha versato i contributi. Per gli italiani depredati dal Fisco, ci sono due certezze:

che sarà una burla

che in ogni caso l’anno dopo cambieranno le carte in tavola e le tasse saranno aumentate.

Proprio come fece Enrico Letta con l’indegno balletto di Imu, Tasi ecc.