Raggi: “Cacciata una cordata di poteri forti”. Ma ce li aveva messi lei!

di Riccardo Galli
Pubblicato il 5 Settembre 2016 - 13:24 OLTRE 6 MESI FA
Raggi: "Cacciata una cordata di poteri forti". Ma ce li aveva messi lei!

Raggi: “Cacciata una cordata di poteri forti”. Ma ce li aveva messi lei!

ROMA – Raggi, ma non solo. Quella dei “poteri forti” è piaciuta tanto alla sindaca di Roma, a Luigi Di Maio, ad Alessandro Di Battista, al Direttorio tutto, a molta della base militante, elettorale e d’opinione M5S. I “poteri forti” che boicottano la Giunta M5S a Roma, i “poteri forti” che sono stati toccati e minacciati, i “poteri forti che reagiscono e tendono trappole”. E’ piaciuta e piace tanto. Risolve, scioglie un sacco di interrogativi ed eventuali problemi, è una formula che rasserena e consola. Perfino mobilita contro quei dannati, maledetti “poteri forti”.

Che a Roma, in Campidoglio, attorno e ad assediare la Raggi, avevano fatto “cordata”. Ma la Raggi li ha stanati e infatti su La Stampa di sabato 3 settembre Mattia Feltri e Giuseppe Salvaggiullo raccolgono e pubblicano l’orgogliosa spiegazione dell’accaduto da parte della Raggi stessa. Eccola: Cacciata una cordata di poteri forti”.

Dunque vediamo, all’ Ama azienda rifiuti di Roma che smuove quasi più soldi che immondizia è stato cacciato tal Fortini che la Muraro non poteva sopportare. Al posto di Fortini M5S Milano ha inviato Alessandro Solidoro un tecnico ed esperto di fiducia, ripetiamolo, di M5S. Solidoro sta qualche settimana, poi molla. Molla perché, fatto fuori Minenna, “impossibile restare”.

Minenna, chi è Minenna? E’, diciamo così, il ministro delle finanze della Giunta di Roma. Scelto e inviato a Roma da…M5S. E Minenna risulta insopportabile per la Muraro e per Raffaele Marra e per Salvatore Romeo. Chiamano i tre, la “ministra” dell’ambiente, il consigliere del sindaco, il capo della segreteria politica, il “raggio magico” e/o anche il “network Alemanno”. Dei tre almeno due vengono, eccome se vengono, proprio da lì, dalla destra governante romana. Minenna viene stretto e costretto alle dimissioni. Al suo posto arriva Raffaele De Dominicis che, candido candido, fa sapere: mi manda Sammarco. Sammarco, guarda un po’, lo studio legale della destra romana.

Capo di gabinetto è stata per un po’ un magistrato, Carla Raineri, anche lei mandata da M5S Milano. Mandata per competenza e ruolo. Lei se ne va parlando di “deficit di legalità…dite che un magistratro non poteva rimanere”.

Solidoro, Minenna, Raineri tutti mandati da M5S e nominati all’incarico da Raggi sindaca sono quelli fatti fuori, espulsi, dimissionati. Quel che resta e avanza il “raggio magico ” o meglio il “network Alemanno”. E i “poteri forti” chi erano? Forse quelli mandati da M5S e respinti con perdite?