Roma e Gazzetta vs Juventus. Cesare Lanza: il pasticcio è alla radice

di Cesare Lanza
Pubblicato il 21 Ottobre 2014 - 07:48 OLTRE 6 MESI FA
Roma e Gazzetta vs Juventus. Cesare Lanza: il pasticcio è alla radice

Morgan De Sanctis, portiere della Roma. Una sua intervista alla Gazzetta dello Sport ha causato un grave incidente diplomatico

ROMA – Si è venuto a sapere, ma penso che già si sapesse da tempo, che tra la Roma e la Gazzetta dello Sport esistono rapporti – contrattuali – commerciali. Pare che tra gli impegni della Roma ci sia quello di fornire anteprime, o interviste di rilievo, notizie, ecc, alla mitica Gazza.

La rosea ha anche l’esclusiva della commercializzazione di alcune iniziative di marketing, non ho capito bene (scusatemi) quale sia la contropartita a vantaggio del club giallorosso.

Fatto sta che la montagna di buone e ambigue intenzioni ha partorito un topolone: ovvero un’intervista, esclusiva si capisce, del portiere Morgan De Sanctis. Il quale è un tipo tosto e senza peli sulla lingua e ha sparato a zero, dopo i fattacci legati all’indecente arbitraggio di Juventus-Roma, a favore della sua squadra e contro la Juventus…

La Gazzetta dello Sport, felice per il privilegio dell’esclusiva, ha dato giustamente enorme rilievo all’intervista, in prima pagina. E qui la faccenda si è complicata, come succede spesso, non a caso la fantasia popolare ha inventato proverbi con pentole, coperchi, diavoli dispettosi, verità che viene sempre a galla anche quando è in fondo al pozzo.

La cornice è semplice. Vero è che Roma e Juventus, in Lega, sono alleate – in minoranza – e vorrebbero, filando d’amore e d’accordo, rinnovare vertici, gestione e strategia. Ma soprattutto è vero che Roma e Juventus da tempo sono antagoniste irriducibili nel calcio giocato, al centro di polemiche e scontri senza fine, l’ultimo come tutti sanno è ancora di qualche giorno fa.

Per gestire questi delicati equilibri, forse sarebbe bastato dare minor rilievo all’intervista di De Sanctis, o affiancarle un’intervista a un esponente della Juve o a uno dei tanti (troppi?) cortigiani di casa bianconera.

Invece, il botto di De Sanctis ha occupato la prima pagina della Gazza in beata solitudine ed è successo il finimondo. Non soltanto centinaia di inviperiti tifosi bianconeri hanno scritto, telefonato, twittato e chattato.

È arrivata anche una telefonata, dicono pesantuccia, di Andrea Agnelli al direttore della Gazzetta, Andrea Monti (cosa che il padre, Umberto Agnelli, mai avrebbe fatto). Con conseguenza devastanti. Prima sul sito della Gazzetta, poi sul giornale di carta stampata, Andrea Monti ha firmato una curiosa retromarcia, esprimendo il suo dissenso verso la polemica intervista del guastafeste De Sanctis.

Insomma, tutti sanno che la maggioranza delle azioni di RCS (Corriere della Sera, ma anche Gazzetta dello Sport e tante altre pubblicazioni…) fa capo a casa Agnelli, così come la proprietà della Juventus. Chi tocca certi fili – finanziari più che elettrici – muore?

Non lo auguro ad Andrea Monti, che è un fior di giornalista, ma di calcio capisce veramente poco. (Tra parentesi, si dice che Monti debba essere sostituito a breve, i soliti dietrologi mormoravano che la sparata di De Sanctis era stata “montata” da Monti, come atto di indipendenza verso i suoi editori, ma la retromarcia smentisce questi pizzichi di veleno..).

Commento? Il pasticciaccio è alla radice. Come si fa a stipulare un accordo commerciale tra la Gazzetta, che ha l’obbligo (e vi riesce, storicamente) di essere imparziale, e un club potente come la Roma, per di più maggior avversaria della Juventus, che è di proprietà, come la Gazzetta, degli Agnelli? Prima o poi il pateracchio doveva saltar fuori…