Salvini sovranista, la Meloni lo ha convertito: Italia fuori da tutto, euro, Ue, Onu…

di Giuseppe Turani
Pubblicato il 14 Febbraio 2017 - 06:08 OLTRE 6 MESI FA
Salvini sovranista, la Meloni lo ha convertito: Italia fuori da tutto, euro, Ue, Onu...

Salvini sovranista, la Meloni lo ha convertito: Italia fuori da tutto, euro, Ue, Onu…

Matteo Salvini è diventato sovranista, Giorgia Meloni lo ha convertito. Giuseppe Turani fa la desolante scoperta e dedica ai “sovranisti, il ruspante e la madama”, questo articolo pubblicato anche su Uomini & Business: vogliono andare via da tutto (Ue, euro, Onu) e reclamano la piena sovranità italiana su tutto. Piede di casa e mani nette, diceva Giolitti…e si è visto dove siamo finiti.

È una vicenda che, se non fosse seria, sarebbe proprio buffa. Umberto Bossi, come forse qualcuno ricorderà, è stato condannato più volte per vilipendio della bandiera italiana: lui si sentiva padano (mai esistita la Padania) e quindi non rispettava il tricolore.

Il suo successore, Matteo Salvini, oltre a dimenticarsi completamente della Padania (cerca voti anche a Napoli e in Sicilia) è diventato da qualche mese un “sovranista” (fino a qualche tempo fa una piccola setta irrisa da tutti). E si dice che stia studiando per infilare un tricolore nel simbolo della Lega con Alberto da Giussano e il suo spadone.

D’altra parte è inevitabile che ci arrivi, a destra ormai sono tutti sovranisti e se la Giorgia Meloni non ha problemi (i suoi sono da sempre patriottici e nazionalisti) per Salvini è una novità.

I sovranisti, per intenderci, non sono per rimettere i Savoia sul trono. Sono, più semplicemente perché l’Italia riprenda interamente la sua sovranità.

Quindi via da euro, via da Unione (forse anche dall’ Onu) e di corsa verso la rovina certa del Paese. Ma è inutile cercare di spiegarlo alla coppia. La Meloni è così schierata in difesa della patria che andrebbe in giro avvolta in un tricolore.

Salvini è meno scatenato, ma anche lui è per il ritorno dell’Italia alla sovranità piena del paese. Il suo esperto, e consulente, in simili faccende, è lo stesso Claudio Borghi Aquilini che invece anni fa sul “Giornale” sosteneva la tesi esattamente opposta.

I due sono talmente gasati su questa stupidaggine della sovranità che ogni tanto intimano a Berlusconi di convertirsi, altrimenti non possono accoglierlo nell’area della destra dura e pura.

Inutile perdere tempo a spiegare ai due il disastro di una scelta del genere. Loro seguono maestri altamente sofisticati, Trump e la Le Pen, e tanto basta.

In un certo senso, il ruspante e la madama, si sono infilati nella grande corrente dell’idiozia planetaria e sono convinti di essere un’avanguardia.

In questo sono quasi peggio dei grillini, che almeno su simili faccende un po’ oscillano e non si è ancora capito se sono sovranisti o no. Forse no, più che altro per non confondersi con quei due, che considerano monnezza politica.

Berlusconi sta zitto e aspetta. Il bilancio finale è che la destra italiana è fra le peggiori del mondo, sgangherata e con visioni politiche ridicole. Però, a pensarci bene è l’intera destra europea a essere in queste condizioni.

Se la sinistra si sta dimostrando di vista corta (spesso si balocca ancora con miti dell’800), la destra ha la vista ancora più corta e dice di fatto la prima cosa che le viene in mente: via gli immigrati e sovranità piena. Se non si fermano arriveranno al comuni e ai dazi fra Tortona e Pontecurone.

Purtroppo, in giro c’è un tot di cretini che crede davvero che questa sia politica.