Trenitalia apre agli amici a 4 zampe sui Frecciarossa, quando a quelli a 2?

di Stefano Corradino
Pubblicato il 23 Luglio 2012 - 17:37| Aggiornato il 26 Febbraio 2020 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Sono di pochi giorni fa le immagini tv che ritraggono una euforica Micaela Brambilla per un accordo con l’ad di Trenitalia Mauro Moretti: anche gli amici a 4 zampe di media e larga taglia potranno salire sui Frecciarossa. Sorrisi e strette di mano tra l’amministratore delle Ferrovie e l’animalista Pdl (salvo poi scoprire che il Comune di Lecco avrebbe stabilito la chiusura del canile municipale, gestito da dieci anni dalla stessa Brambilla, perchè privo dei requisiti necessari previsti).

Partecipiamo commossi alla conquista ottenuta e all’opportunità per il migliore amico dell’uomo di poter salire a bordo delle luccicanti carrozze con il proprio padrone. Ci piacerebbe tuttavia sapere dal sig. Moretti se e quando, anche i passeggeri a due gambe, in particolare quelli che non possono permettersi di pagare i costosi convogli di nuova generazione beneficieranno, se non delle carezze, quantomeno delle attenzioni della dirigenza.

Nel pomeriggio di domenica 22 luglio, mentre la temperatura esterna si attestava sui 35 gradi quella interna di un regionale Napoli-Roma superava senza dubbio i 40. Niente aria condizionata per i passeggeri ammassati negli scompartimenti (molti dei quali in piedi) per un viaggio di circa 3 ore, con 3-4 servizi igienici in tutto – generalmente senza carta né acqua – per un migliaio di viaggiatori, e senza personale di bordo a cui chiedere spiegazioni. Perchè? 10 euro di biglietto ordinario non danno diritto ad alcun servizio? O è necessario, anche per i pendolari e per i viaggiatori di terza classe procedere carponi e scodinzolare per ottenere qualche diritto elementare?