Belen Rodriguez racconta gli attacchi di panico di Fabrizio Corona a letto

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Maggio 2017 - 10:52 OLTRE 6 MESI FA
Belen Rodriguez racconta gli attacchi di panico di Fabrizio Corona a letto

Belen Rodriguez racconta gli attacchi di panico di Fabrizio Corona a letto (foto Ansa)

MILANO – Belen Rodriguez, in tribunale al processo contro Fabrizio Corona, parla anche di aspetti privati della vicenda, come gli attacchi di panico che il paparazzo ha avuto qualche volta a letto. Nelle deposizione spazio anche per aspetti più tristi: “Una volta eravamo alle Maldive – ha spiegato Belen – e lui ha avuto un attacco di panico. Un’altra volta piangeva, aveva paurissima che lo venissero a prendere per portarlo in carcere. Lasciava sempre i suoi problemi fuori casa, ma ogni tanto crollava”. Uscendo da lei solo poche parole ai cronisti: “L’ho visto bene, ce la farà”.

“Lui è il signore delle buste di contanti”, ha detto la showgirl, in linea con quanto stanno cercando di dimostrare i legali dell’ex ‘re dei paparazzi’. All’inizio della breve testimonianza a Belen, tenuta casual e scarpe rosse, che spiegava di essere tesa, il giudice Guido Salvini ha fatto presente che “un processo è cosa diversa, anche se si è abituati a stare in pubblico”. Sempre il giudice, poi, le ha chiarito che la frase, pronunciata da Corona nelle scorse udienze, su loro due come “Bonnie e Clyde”, era solo “una metafora, per indicare una coppia famosa, come Gassman e Vitti”.

All’inizio la soubrette (in aula anche l’attuale fidanzata dell’ex agente fotografico, Silvia Provvedi) ha raccontato di aver iniziato a frequentare Corona nel 2009 (quell’anno venne in Tribunale quando lui era imputato per i ‘fotoricatti’) e con lui poi ha convissuto fino alla primavera del 2012. Poi la deposizione della testimone vip – convocata dalla difesa che punta a dimostrare che la vicenda degli ormai noti 2,6 milioni di euro in contanti è solo un problema fiscale (l’ex agente fotografico è accusato anche di intestazione fittizia di beni e violazione delle norme sulle misure di prevenzione) – è virata subito sui guadagni ‘in nero’. Se Corona, ha raccontato la 32enne argentina, “non aveva una busta con 10 mila euro nella tasca della giacca non era tranquillo, lui era fissato con i contanti, usava sempre le buste anche al ristorante, ogni volta che salivo in macchina c’erano buste”.

E ancora: “Ho sentito dire parecchie volte dai suoi collaboratori, da un tale José, che aveva soldi nascosti ma non mi metteva mai nella condizione di sapere quanti e dove li tenesse”. Per questo quando è uscita la notizia degli 1,7 milioni di euro trovati nel controsoffitto, “non mi sono stupita”.

Poco prima, invece, era andato in scena anche uno dei frequenti momenti di rabbia dell’ex ‘fotografo dei vip’ che sbattendo i pugni sul banco aveva urlato: “Questo è un processo basato sui pregiudizi. Un generale della Gdf, prima del mio arresto, ha detto al bar ‘per quel coglione di Corona prendiamo la chiave e la buttiamo via’. Dovrebbero indagare su questo”.