Donnarumma al parco con la sua fidanzata Alessia Elefante FOTO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Novembre 2016 - 09:39 OLTRE 6 MESI FA
Donnarumma paparazzato al parco con la sua fidanzata, Alessia Elefante

Donnarumma paparazzato al parco con la sua fidanzata, Alessia Elefante

MILANO – Gianluigi Donnarumma, portierone e stellina del Milan, è stato beccato dai fotografi di Oggi mentre passeggia al parco in compagnia della fidanzata, Alessia Elefante. E al cospetto del portierone del Milan, alto 1,96 per 90 chili, la ragazza sembra veramente minuscola.

Questo uno stralcio dell’intervista rilasciata da Donnarumma alla Gazzetta dello Sport:

Gigio, si ricorda il momento in cui Mihajlovic le disse che avrebbe debuttato? “Era il giorno prima della partita con il Sassuolo. Mi chiamò nello spogliatoio, mi fece un breve discorso e mi comunicò la sua scelta”.

La sua reazione?
“Una fortissima emozione. Non avevo capito prima che mi avrebbe fatto giocare. Io di solito le emozioni le tengo dentro, ma quel giorno fu difficile. Dopo l’allenamento chiamai subito i miei genitori e loro partirono da Castellammare per venire a vedermi. In pullman verso lo stadio provai sensazioni particolari. E poi… entro in campo, tocco la traversa e via: si gioca”.
Era il suo sogno?
“Ho sempre voluto fare questo: il portiere. Nient’altro. Da bimbo chiesi io di stare in porta. Naturalmente poi spero di vincere trofei importanti, ma il mio sogno l’ho già realizzato”.
Cosa le manca di Castellammare?
“La famiglia e gli amici. E la pizza: quando torno a casa, vado subito a mangiarla… Mio padre Alfonso e mia madre Maria quando possono vengono a Milano, ma a Castellammare c’è ancora Nunzia, mia sorella. Mamma era dispiaciuta di vedermi partire, come già aveva fatto mio fratello Antonio. Ma lei e papà mi hanno lasciato seguire la mia strada. Vogliono solo il diploma, ma anche io penso sia fondamentale”.
Vive in convitto da quando aveva 14 anni. Ha mai pensato ‘mollo tutto e torno a casa’?
“I primi tre giorni sì. Poi mi sono ambientato”.
Si sente milanese?
“Non esageriamo… (ride, ndr). Ma mi piace anche la nebbia: ha il suo fascino, non la soffro”.
Il primo stadio qual è stato?
“Un campo in terra vicino a casa. Era bello anche tuffarsi lì”.
Come si fa a non montarsi la testa?
“A 16 anni non è facile, ma il mio carattere mi aiuta. Sono tranquillo, riflessivo”.
Lei è considerato l’erede di Buffon, una definizione che ha già bruciato parecchi portieri. Le fa piacere o crede che possa portare sfortuna…?
“Mi fa molto piacere, anche se non penso al futuro: voglio solo lavorare e migliorare giorno dopo giorno”.
Oggi Buffon festeggia i 20 anni di carriera in Serie A: gli vuole mandare un messaggio?
Lei tra 20 anni dove si vede?
“E chi lo sa… Io devo pensare a tenermi il posto domenica dopo domenica. Qui ho davanti due grandi campioni come Diego Lopez e Abbiati”.