Edoardo Ricucci e Vladimir Luxuria: è nata un’amicizia

di redazione Blitz
Pubblicato il 23 Dicembre 2015 - 15:27 OLTRE 6 MESI FA
Edoardo Ricucci e Vladimir Luxuria: è nata un'amicizia

Edoardo Ricucci e Vladimir Luxuria: è nata un’amicizia

ROMA – Un’amicizia, che Oggi definisce “tenera”, è nata tra il figlio ventenne di Stefano Ricucci, Edoardo, e Vladimir Luxuria. Ne parla Alberto Dandolo:

E’ nata una tenera amicizia tra Vladimir Luxuria ed Edoardo Ricucci, il figlio ventenne dell’imprenditore Stefano. I due si sono casualmente incontrati ad una cena organizzata da amici comuni in un noto ristorante romano e da quel momento, sembra, siano inseparabili. Luxuria è assai coinvolta da questo nuovo legame…chissà se sarà corrisposta! Ah saperlo…

Ultimamente Luxuria ha intessuto un’altra interessante amicizia, quella con il teologo polacco che ha fatto coming out. Si scambiano sms e pare che si siano incontrati. Lui è monsignor Krysztof Charamsa, il teologo polacco che alcuni giorni fa è venuto allo scoperto dicendo di essere omosessuale e di avere da tempo un compagno. Esternazioni che gli sono costate una prevedibile sospensione da tutti gli incarichi.

Spiega l’ex parlamentare di Rifondazione Vladimir Luxuria cinguettando su Twitter “Monsignor Charamsa e io ci scambiamo sms: presto ci incontreremo…”. In un certo senso un incontro prevedibile: da un lato una delle icone della battaglia per i diritti gay, dall’altra il prete che ha dato scandalo in Vaticano per aver confessato di avere da anni una relazione con un uomo. Il tweet di Luxuria non è passato inosservato. Tanti i commenti. E non manca chi fa “gli auguri” a Luxuria per l’incontro.

Il monsignore per raccontare la sua omosessualità ha scelto il Corriere della Sera: “Voglio che la Chiesa e la mia comunità sappiano chi sono: un sacerdote omosessuale, felice e orgoglioso della propria identità. Sono pronto a pagarne le conseguenze, ma è il momento che la Chiesa apra gli occhi di fronte ai gay credenti e capisca che la soluzione che propone loro, l’astinenza totale dalla vita d’amore, è disumana. Da solo mi sarei perso nell’incubo della mia omosessualità negata, ma Dio non ci lascia mai soli. E credo che mi abbia portato a fare ora questa scelta esistenziale così forte — forte per le sue conseguenze, ma dovrebbe essere la più semplice per ogni omosessuale, la premessa per vivere coerentemente — perché siamo già in ritardo e non è possibile aspettare altri cinquant’anni”.