Hulk Hogan, 115 mln da Gawker per video con Heather Clem

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Marzo 2016 - 14:11 OLTRE 6 MESI FA
Hulk Hogan, 115 mln da Gawker per video con Heather Clem

Hulk Hogan, 115 mln da Gawker per video con Heather Clem

LOS ANGELES – Risarcimento danni record di 115 milioni di dollari per Hulk Hogan, 62enne ex lottatore di wrestling famosissimo fra gli anni Ottanta e Novanta, per la violazione della sua privacy da parte di Gawker, un popolare magazine online americano che nel 2012 aveva diffuso in rete un breve video in cui Hogan viene mostrato mentre fa sesso con l’allora moglie di un suo amico. Nick Denton, fondatore del sito, e Albert J Daulerio, ex direttore, sono stati considerati da una giuria della Florida responsabili della violazione.

Prima che circolasse il video, Hogan aveva detto pubblicamente che non aveva mai avuto rapporti intimi con quella donna, Heather Clem, all’epoca sposata con Todd ‘Bubba the Love Sponge’ Clem, un dj americano. La cifra record rischia di far chiudere i battenti a Gawker, che pubblica spesso cose molto molto leggere, pettegolezzi compresi, su personaggi famosi della cultura e dello spettacolo.

Aggiunge Askanews:

Hogan, 62 anni, vero nome Terry Bollea, è scoppiato a piangere alla lettura della sentenza: secondo il suoi legali, il video, della durata di un minuto e 41 secondi viola la sua privacy e lo umilia. E’ stato visto sette milioni di volte. Tra i wrestler più famosi d’America, Hogan è noto per le sue bandana e i suoi baffi a manubrio. Nel corso del processo, Hogan, vestito scuro e bandana nera, ha testimoniato che il suo amico Bubba “the Love Sponge” Clem, personalità radio, aveva un “matrimonio aperto” e voleva che sua moglie facesse sesso con Hogan. Dopo vari preliminari, Hogan ha finalmente acconsentito, senza sapere che il rapporto venina registrato in segreto.

“Mister Bollea è straordinariamente felice” ha detto il suo legale David Houston dopo la lettura della sentenza. “siamo straordinariamente felici del verdetto, è una dichiarazione di tutto il disgusto dell’opinione pubblica per l’invasione della privacy travestita da giornalismo. Il verdetto dice basta”. Nick Denton, fondatore e amministratore delegato di Gawker Media, ha assistito in silenzio alla lettura della sentenza e fuori dal tribunale ha preannunciato un appello. “Dato che prove fondamentali e la testimonianza più importante sono state negate alla giuria, sappiamo tutti che il tribunale d’appello dovrà risolvere il caso” ha detto Denton. La giuria ha attribuito a Hogan 15 milioni in più di quanto avesse chiesto. Della cifra totale 60 milioni sono per lo stress emotivo personale subito da Hogan. Il processo è stato molto seguito dagli esperti legali e dagli avvocati delle celebrities e la difesa ha sostenuto che la pubblicazione del video è protetta dal Primo emendamento della Costituzione Usa, sulla libertà di espressione.