Luisa Corna: “Amo un carabiniere, ha 15 anni meno di me”

di redazione Blitz
Pubblicato il 8 Aprile 2016 - 11:42 OLTRE 6 MESI FA
Luisa Corna: "Amo un carabiniere, ha 15 anni meno di me"

Luisa Corna: “Amo un carabiniere, ha 15 anni meno di me”

ROMA – Luisa Corna, a 50 anni, ha trovato l’amore. “Lui è un ufficiale dei Carabinieri, più giovane di me di 15 anni”, dice a Vanity Fair. Ecco come è andato l’incontro: “Ci siamo guardati per la prima volta durante una manifestazione ed è stato colpo di fulmine. Mi dà sicurezza, serenità, sono contenta di averlo incontrato in questo momento della mia vita”.

“L’età non conta nel momento in cui trovi la persona giusta – ha fatto sapere a “Vanity Fair” – Ogni remora in quel momento sparisce. Io sono una che non guarda molto al futuro, meglio vivere ogni giorno quello che la vita ci offre”. La parola Toyboy però non le piace: “Quella parola mi fa ridere, anche questo è un vecchio stereotipo: per l’uomo è sempre stato normale avere una compagna anche molto più giovane. E poi come si fa a definire uno di quasi 40 anni, un ragazzino? Giorgio Gaber diceva che “Una donna è donna da subito. Un uomo è uomo a volte prima, a volte dopo, a volte mai”. Io vicino a Stefano non sento alcuna differenza d’età, è un uomo completo. Dovrei lasciar perdere solo perché ha qualche anno in meno? È più giovane, e allora? Che ci dobbiamo fare?”.

Nella stessa intervista la Corna parla di una vicenda finalmente chiusa: anni fa la sua carriera, e la sua vita, ebbero una battuta d’arresto per via di un odioso e infondato pettegolezzo. Ossia che Umberto Bossi un ictus, nel 2004, proprio mentre era in sua compagnia.

“La cosa che mi ha fatto più male – spiega a Vanity Fair – è che quel pettegolezzo era nato in un blog anonimo. Per anni non ho potuto attaccare nessuno, mi faceva rabbia che nessuno si fosse preso la responsabilità di quella voce. Poi qualche anno dopo è uscito un libro – Umberto Magno – che la riprendeva, millantava prove e dettagli. E io sono andata in giudizio contro l’autore, e ho vinto. Ma nessuno l’ha detto, è più comodo continuare a insinuare”. Quante volte si è chiesta “Perché è successo a me”? “Tantissime, ma la risposta è sempre stata la stessa: per cattiveria, invidia, in quegli anni facevo un programma dopo l’altro (Domenica In, Controcampo, Sanremo si nasce, ndr). Ero una bella donna, arrivata in alto. E tutti credevano che dietro ci fosse il trucco. Hanno giocato alle mie spalle, ho sofferto molto”.